D'accordissimo con l'intervento, TW3 è il gioco del passo in avanti, del fare tutto davvero (e letteralmente) in grande e per forza di cose ci son dovuti essere alcuni compromessi!
Mentre TW2, in versione defiitiva con le migliorie al terzo atto ecc, è un gioco leggermente più personale, più compatto, un pò più a focus soprattutto sui bivi narrativi.
Però quel qualcosina che perde da un lato, TW3 lo riguadagna in emozioni, perchè lo ricordo distintamente che TW2 mi colpì più per la maniacale logicità di eventi e dialoghi (davvero, tutto era al suo posto e mai un fraintendimento o linea di testo che entrava in contrasto con un'altra nella complessa catena degli eventi) però a pelle mi ha emozionato pochino se devo essere sincero.
Di tutt'altra pasta quello che mi ha lasciato emotivamente TW3 perchè ha proprio dei singoli momenti letteralmente 'magici' per regia, situazione, contesto e di fronte a cui ho trovato impossibile rimanere freddo o impassibile umanamente.
Per quanto siano comunque un pochino diluiti questi momenti (giusto per citarne un paio di esempi
la scena del dipinto con le Ladies of the Woods, l'incontro in chiave favolistica tra Geralt e Ciri nell'isola della nebbia, il barone samguinario che davanti ad un camino scoppiettante ci racconta i dolori della sua vita
)