Ottimo.
essendosi sacrificata, il Bianco Gelo divorerà il mondo. Ogni finale ha una doppia lettura, una dedicata al mondo che ospita tutti questi grandiosi personaggi ed una dedicata ai protagonisti di questa complessa scacchiera. Stabilito questo passaggio, passiamo al finale in cui Ciri esce dal portale.
I CDPR giocheranno abilmente con la narrazione, facendoci credere fino all'ultimo del sacrifico di Ciri, ma Zirael nel secondo scenario, uscirà dal portale dimensionale della torre di Gvalch'ca.
Preliminarmente, la lettura che credo vada scongiurata ad ogni costo è che Cirilla entri nel portale, si trovi dinnanzi ad una qualche manifestazione del Bianco Gelo, spirituale o fisica, compia un qualche strano rituale (sconosciuto) e torni sana e salva, senza nemmeno un graffio.
Obiettivamente questa spiegazione è fin troppo ingenua. E' incongruente questa eventualità perché come precedentemente sollevato, Ciri non ha nessuna conoscenza di cosa o come fare per annientare la Profezia, oltre a questo si distacca dallo stile drammatico dei CDPR, che spesso contempla tonalità di grigio e non bianche o nere. E’ infatti il suo sacrifico ad essere evocato, non strani incantesimi o strani ed indecifrabili rituali. C'è anche la possibilità secondo alcuni, che nel momento cruciale sia il sangue dormiente di Lara Dorren a destarsi e ad agire in maniera autonoma, come accadde quando la Caccia Selvaggia attacca Kaer Morhen, dopo aver visto "nonno" Vesemir morire. Anche questa è una ipotesi molto interessante, ma non trova alcuna conferma visiva ne narrativa, quindi non credo sia da prendere in esame, oltre a questo non cambia la lettura del finale.
Abbandoniamo solo per pochi passaggi il gioco e colleghiamoci direttamente all'interpretazione della famosa profezia di Itlina/Ithlinne da parte di Nimue, una maga/veggente che appare nell'ultimo libro della serie dei libri di A.Sapkowski - "La Signora del Lago" - anche qui troviamo qualche passaggio molto significativo che ci aiuta nella formazione teorica:
“ Itlina aveva visto giusto. La sua profezia si sta realizzando. Il mondo perirà sotto uno strato di ghiaccio. La civiltà perirà per colpa della Distruttrice, che avrebbe potuto, avrebbe avuto la possibilità di aprire la via della salvezza. Come sappiamo dalla leggenda, non l'ha fatto “
Non è forse straordinariamente chiaro questo passaggio?
Prendendo materiale pre-esistente, i CDPR hanno plasmato il finale della loro trilogia, senza intaccare in alcun modo l'universo narrativo di The Witcher, ma anzi impreziosendo ambedue le opere, in una maniera decisamente inaspettata. Hanno sapientemente sfruttato "la leggenda" raccontata e tramandata dai personaggi nei libri, usandola come ponte di collegamento per il loro ultimo gioco.
Non dobbiamo mai dimenticare che i giochi nascono per omaggiare i lettori dei libri e non il contrario.
Torniamo ad un passaggio specifico di Nimue, a quel fatidico "Non l’ha fatto".
Ciri non ha "salvato" il mondo.
Stando alle informazioni di Nimue, Ciri non salva il mondo, ma anzi, facendo una scelta apparentemente egoistica lo condanna al Bianco Gelo. O meglio, cancella l'unica possibilità (ella stessa) di porre rimedio alla consumazione inesorabile del Vecchio Mondo.
Possiamo persino decompilare la profezia passo-passo per approdare ad una interpretazione ancora più efficace:
"Itlina aveva visto giusto. La sua profezia si sta realizzando. [meccanismo naturale della glaciazione in movimento] Il mondo perirà sotto uno strato di ghiaccio. La civiltà perirà per colpa della Distruttrice [Ciri] che avrebbe potuto, avrebbe avuto la possibilità di aprire la via della salvezza [il suo sacrificio che apre il portale] Come sappiamo dalla leggenda, non l'ha fatto" [anteponendo l'amore o corona]"
Nel finale, come sicuramente ricordiamo, quando Ciri oltrepassa il portale dimensionale, emergono i suoi ricordi, riflesso delle scelte dei giocatori, questo è un passaggio importante di ambedue i finali, che non differisce mai. In tutti i finali si presenta la stessa identica sequenza:
"Ciri si teletrasporta, cade all'indietro per colpa di una raffica di vento magico che d'improvviso la investe. Si rialza ed avanza a fatica, a un certo punto si staglia dinnanzi a lei, come un pallido spettro, una luce accecante: il Bianco Gelo. In quel momento Zirael ha un attimo di esitazione, subito dopo parte una sequenza riassuntiva dei suoi ricordi (belli o brutti che siano). Un attimo dopo, la visuale torna su di lei, che riprende la camminata lenta e faticosa. La visuale torna da Geralt che nel frattempo sta osservando il portale nel quale è entrata sua figlia adottiva. All'improvviso si sente un gran boato e lo 'scudo' di ghiaccio attorno alla torre si rompe in mille pezzi...
Ciri quando entra nel portale, si dirige convinta alla sua immolazione ma finalmente capisce che sta lasciando qualcosa di infinitamente più importante e prezioso della salvezza dell'intero mondo. Zirael sta lasciando per sempre Geralt, il suo vero padre e Yennefer sua vera madre.
Non c'è un filo di vigliaccheria in questo struggente finale, come invece è stato liquidato da molti giocatori, quando sono state raggiunte le medesime considerazioni.
Questo non è forse il miglior finale al quale si può ambire in fin dei conti? Non è la più degna delle conclusioni? Non è la migliore chiusura in definitiva?
L'amore che sconfigge la profezia? No, l'amore che si sostituisce alla profezia con una forza erosiva.