Smettetela con 'sta storia del "ridurre tutto a". Non dico che The Witcher in particolare è solo quello. Però riconosco in The Witcher (oltre a tantissimo Tolkien: Geralt è molto Aragorn e la Wild Hunt sono molto i Nazgul) anche quel fantasy la cui "visione" mi sembra spesso ridursi al voyeurismo per ideali femminili stereotipati e di derivazione pornografica, come pure a quel "cattivismo" - perdonate il personale neologismo cui ricorro sovente - con cui si è ripudiato certo buonismo ricadendo dalla padella nella brace, e cioè nel compiacimento per tragedie inattese, atti di crudeltà, cattivi che trionfano, eccetera. E mi riferisco qui soprattutto a GoT.
Io non sono un esperto di fantasy, ma la mia sensazione è che, una volta ripudiata la visione cristiana di un Tolkien o di un Lewis, a questi ideali si siano sostituite piccole perversioni e materia di cronaca da TG delle 20.
The Witcher 2 non m'è piaciuto ma ho sempre commentato solo il mio giocato. Comunque non poco. A questo ho voluto dare una chance primo perché il 2 l'avevano sminchiato nella Enhanced Edition, secondo perché questo ha raccolto un consenso molto più universale. E per carità, sotto diversi profili meritato: il combat mi sembra belloccio, anche se dite che si sgrava presto. Il mondo è bello anche se sin qui molto penalizzato dalla scarsa verticalità e dai risvolti ludici della morfologia prossimi allo zero. L'abbigliamento, che sembra una stupidata, ma invece per me fa tantissimo, è sin qui eccellente, come in un fantasy non mi soddisfaceva da Demon's Souls.
Solo, lamento una struttura di fondo fondamentalmente perditempo (troppe chiacchiere superflue, tempi delle conversazioni troppo lenti, troppa esplorazione senza risvolti ludici e spesso neppure turistico/estetici) e una matrice culturale che oh, non mi convince né affascina per quella che riconduco più a una sottocultura/(in)sensibilità nerd contemporanea che alla visione di uno scrittore/artista che (come anche la migliore fantascienza) utilizza un tempo lontano e una storia di fantasia per riflettere un lato seminascosto del nostro tempo e della nostra perenne natura.
Non ho detto The Witcher 3 è merda. Ho argomentato un punto di vista sicuramente minoritario nel settore (come ho sempre fatto), che tuttavia ritengo mettere in luce i grossi limiti che non emergono mentre un prodotto viene analizzato solo all'interno dell'ambiente intorno a cui viene cucito su misura.