oggi ho letto un articolo molto bello sul fatto quotidiano circa giannino, che evidentemente pur potendo competere sullo stesso piano degli altri economisti, ha dovuto ammantarsi di "conformismo", cioè di titoli e lauree per potersi muovere liberamente in un ambiente in cui era riuscito a catapultarsi saltando troppi passaggi chiave.
hanno fatto un paragone con lo spaventapasseri del mago di Oz, che era di gran lunga il più intelligente del gruppo, solo che per sentirsi legittimato a possedere ed esercitare la propria intelligenza bramava un vero cervello. quando l'ottenne e per questo riconobbe e gli fu riconosciuta una certa sagacia, fece fare a tutti, sè stesso incluso, la figura dei babbei.
merlo racconta che a quanto pare l'oscar si chiudeva in casa e diceva che era andato a studiare di qui e di lì, e suffragava i racconti dei suoi viaggi citando particolari degli incontri che aveva avuto con un sacco premi nobel per l'economia, ovviamente tutti troppo morti per smentirlo.
e non lesinava neanche storielle di suoi incontri privati con gente moolto importante e famosa, come agnelli e montanelli, sempre tutta sottoterra da mò.
sembra si bullasse pure di avere superato il concorso in magistratura.
anvedi che se tutti st'economisti per cinquant'anni gli han fatto tenere seminari e conferenze a pagamento e ce l'hanno avuto come punto di riferimento e consigliere e direttore di giornale senza accorgersi di nulla, forse forse so tutti dei gran cazzari?