Come ripeto per la terza volta il mio era un discorso generale non riguardante il gioco in se ma preso solo da spunto per sintetizzare la tendenza generale del mercato. Nessuno ha parlato di arte nel discorso originario, ma di linguaggio. La riuscita commerciale in una situazione in cui le persone non comprendono (per mancanza di esperienza o studio) le regole che riescono a finalizzare al meglio le potenzialità di un determinato medium è strettamente correlata alla loro qualità.
Es banale: vende di più Emma Marone che i Radiohead in Italia sicuramente.
Servono esempi specifici allora, altrimenti è inutile un discorso del genere non rapportato ad uno specifico prodotto. Nel caso del gioco di questo topic il linguaggio usato è quello che i fan del genere conoscono da 25 e più anni, non c'è niente di sconosciuto né di alieno. Semmai andrebbe valutato il perché questa serie non interessi più di tanto, ma anche lì ci sono un insieme di concause (situazione di Wii U e del mercato giapponese, pubblico del genere che manca su home Nintendo, il fatto che sia un mmo mascherato che magari interessa meno in Giappone) che sono abbastanza conosciute.
Anche a me piacerebbe riavere le Sega, Capcom, Konami e Square degli anni 90 che sono state di gran lunga le mie software house preferite, ma non per questo reputo chi compra Call of Duty, Animal Crossing, Monster Hunter, Battlefield, Killzone o Mario Party (faccio esempi sparsi di giochi che io reputo delle cagate) una capra ignorante che deve essere rieducata, anzi, penso che spesso discorsi del genere siano più figli del fanatismo che di altro.