Il WE ho fatto le mie prime uscite con la tavola da snowboard.
E' andata bene. C'era neve. Tanta neve. Bella polvere.
Poi all'ultima discesa, dopo i canederli pomeridiani che seguivano i discorsi tipo "no dai, mangiamo più tardi che altrimenti dopo mangiato è sempre difficile essere lucidi e in forma" e precedevano quelli che "Andiamo giù con calma, polvere sì, ma tranquilli eh?!", ho deciso di fare lo stesso quel saltino in abbondandte neve fresca.
Mi sono ritrovato che era tutto bianco intorno a me. Non c'era nessuno. Bianco incadescende anche se in sole era già dietro le cime. Equilibrio precario, neve nella schiena, nel collo, nella mascherina, dentro al casco, in bocca, ovunque. Raggiungo i miei soci che sapevo mi aspettavono più sotto. Mi guardano come se fossi un fantasma, bianco, pallido.
Ho schiacciato tutto il collo, tutta la colonna vertrebrale, spalle incassate, un dolore alla testa con la forma del casco. Mi sento più basso. Mi aiutano. Riprendo lucidità e arrivo fino in fondo. Sensibilità alla luce, mal di testa, giramenti.
Oggi va già meglio, ancora un po' di mal di testa e dolori muscolari vari.
Leggera commozzione cerebrale. Casco crepato.
Atterrai di testa.
Due volte.