l'importante è che siano corretti e con zero attese tra un tentativo e l'altro.
Sull'annullamento dei tempi morti direi che ci siamo, sulla correttezza bisogna mettersi d'accordo però. Essendo contemplata la morte istantanea è implicito a mio avviso che alcuni effetti collaterali siano inevitabili, per non dire esacerbati. Il caso più frequente è quello dell'omino che ti spunta da un angolo cieco e ti si fa senza che nemmeno tu te ne accorga.
A me una cosa del genere sta bene, perché la stessa ricetta puoi servirla a tua volta all'ia, senza compromessi di sorta (e da una parte e dall'altra).
Ergo, per come la vedo io un'affermazione del genere non ha alcuna attinenza col gioco:
"il rapporto tra rigore richiesto e solidità delle meccaniche non mi è sembrato direttamente proporzionale"
Bastardo? Sì, dichiaramente. Disonesto? Ma anche no. E' quanto di più spietatamente democratico ci possa essere.
Che poi vorrei capire il "premia l'iniziativa" come si configura?
Il punto è che, in realtà, una pianificazione a tavolino non la puoi mai fare davvero. Devi sempre mettere in conto una minima percentuale di imprevisto. E, non si fosse capito, è proprio questo retrogusto che si avvicina più alla simulazione e non all'arcade ad avermelo fatto adorare.
De gustibus? Avoja, ma almeno che si riconosca che Dennaton questa cosa l'ha ricercata, (salvo alcune incertezze pluricitate, trascurabilissime) non-è-frutto-del-caso.
Take it or leave it.