Le foto...
dei "secret hidden places"
...non sono riuscito a decifrarle e ho lasciato indietro la relativa faccenda, che è forse quella che mi è più rimasta sul gozzo tra le cose che non ho spazzolato. :rosik:
Sì è quello il rullino. La stazione è abbastanza tranquilla ormai, solo che per arrivarci mi hanno menato un sacco di zombetti e mostracci deformi... Ora mi restano solo poche erbette per l'ultima parte, spero di trovarci un po' di item curativi da raccogliere o dovrò caricare un salvataggio precedente
C'ho una cassa che in pratica è piena di polvere ed erbe.
Sono stato davvero avaro. Troppi OW poi, sono diventato un mollaccione. Gioco piuttosto male. Questi giochi mettono a nudo ed in maniera crudele la nostra devoluzione: strategia sbagliata, viaggi a vuoto, economizzazione spazi inventario, mira pessima, altro che "Dead - faccio un mokaccino e torno - Eye"
Sono a 9 save, mi sento piuttosto fuori posto
È esattamente come mi sentendo con Leon.
Dopo quasi 15 ore nette di Claire, che pensavo potessero costituire una palestra di qualche tipo.
Ho portato a casa un C il primo anno, con 10 Save circa 20 morti, Leon
E poi un B con 7 save e Claire Nappi, 9 morti (2 per stupidità, tipo ma se corro a zigo-zago non mi prende il licker, prima ci ero riuscito.
Dunque, la run con Claire è stata più facile, fin troppo.
È un gioco che fa proprio scuola e non a caso arriva dal 98. Lo trangugi tutto d'un fiato, è come il Crodino quando visiti una città d'arte, alla fin fine il Crodino non ha un sapore esattamente straordinario, eppure mentre ancora le papille gustative stanno decidendo se ti piace o meno, l'hai già scolato, lasciandoti in bocca quel retrogusto tonificante ed amarognolo. Non ha praticamente niente di sbagliato, è quadrato, perfettamente o poco ci manca, dove ogni idea della vecchia scuola, semplicemente "è"
La cosa che più mi colpito è come stato fatto il cosiddetto flow del gioco in correlazione con il fantomatico backtracking e la lezione di evoluzione mappistica. Scorre benissimo una ricerca, una esplorazione, o una fuga, merito di una mappa infinitamente più leggibile, infinitamente più logica, infinitamente più piacevole.
Il gioco non offre mai davvero momenti sonnolenti, o poco ispirati, e ogni micro-management è tiratissimo e costruito così bene che sorprende come si amalgama con mappa/ambiente circostante.
e lo rigiochi. Senza nemmeno esserne consapevole.