Diario di Nando Paone - Atto V:L'eroe, la fisarmonica e altri fastidiosi uccelliIn
Breath of the Wild c'è un punto della mappa, sulla
cima settentrionale di Hebra, dove se guardi a nord puoi vedere l'orizzonte oltre cui quel mondo finisce.
Io a nord non ci guardo mai. Perché in
Zelda, ma anche altrove, le cose che finiscono non è che mi piacciono proprio tanto.
Ma poi capita che il dovere chiama, che ci vuoi fare? E quindi eccomi qui, armato con il mio completo da barbaro...
No, più così...
... pronto a scassare di legnate il
mostro sacro cammello!!!
È con questa rinnovata determinazione che stavolta mi dirigo a sud-ovest, nella regione delle
Gerudo, nel
Villaggio delle Donne che gli Piace la Foca. Che come noto, usano come mezzo di trasporto.
Le
Gerudo sono una popolazione di donne che non saltano mai un giorno di gambe e che ti salutano strillando fortissimo
DA FAQ!!!, o qualcosa del genere. Vivono nel deserto, senza uno straccio di uomo in giro, e sembrano sempre incazzate
nere di colore.
Il
mostro sacro cammello, anche lui, c'ha le gobbe che gli girano. E se qui intorno sono tutti di cattivo umore, io onestamente due domande sulla scelta di vivere nel deserto me le farei.
Resta che anche il cammello finisce zampe all'aria, vinco
6-0 6-0 7-6 (volevo farcelo credere), unifico le cinture dei mostri sacri (
Tyson scansati!) e finalmente mi ritrovo con l'ultimo
Potere Supersvrù!
Dopo l'
Io Speriamo che me la Cavo, il
Salto della Madonna (questo va letto urlando) e lo
Specchio Riflesso Gnè-Gnè-Gnè, le
Gerudo mi mollano infatti una roba che se carichi tanto poi viene giù una scarica elettrica e la gente muore: il potere dell'
Alimentatore Cinese!
È nel pieno dei festeggiamenti che
Zelensky, mio personale
Armadillo, mi ricorda che ora dovrei tornare da
Helena Bonham Carter vecchia al
Villaggio Calbarico per proseguire la
main quest. Ma io glisso. C'è tempo, gli dico.
Tuttavia, cedo a un'altra sua richiesta: iniziare il DLC "
La Ballata dei Campioni". Finora mi ero rifiutato, subodorando dal titolo (Campione? Ma chi?) un'impresa troppo pro, quindi foriera di prese per il culo. Ma infine mi convinco.
Per cominciare, torno alla
Caverna della Muffa, infilo il
Tablet Huawei nel
totem di Mediaworld e, magia!, mi compare l'arma che skiatta i nemici con un colpo singolo: il
Kitemmuort!
Il motivo del nome mi è oscuro. Ma poi afferro l'arma e quella mi si ciuccia tutta l'energia! Rimango con un quartino di cuore e, nell'impeto del panico, esclamo: "
Kitemmuort!". Ed ecco svelato il mistero.
La prima parte del DLC è andare per campeggi di
Putlin, o come si chiamano, e tentare di mazzolarli con solo quel quartino di cuore, urlando tutto il tempo
"Adrianaaa!". Ovviamente, al primo campeggio mi secca un'ape. Al secondo mi appicco il fuoco ai vestiti da solo. Al terzo,
Zelensky e la
Pasionaria (che quando c'è da assistere alle mie disfatte formano un'inscalfibile testuggine romana di
Patris Perculators) sono già lì che compilano i moduli per l'adozione in una nuova famiglia.
Alla fine esco trionfatore, più o meno, e comincia la fase due: una roba di scovare sacrari usando il
Tuttocittà. Funziona così: il gioco mi fa vedere uno sputo di mappa e io devo trovare l'uscita del
Raccordo Anulare dove sta il puntino.
Il problema è che qui non c'è
Venditti, ma per tutto il tempo c'ho aggrappato ai coglioni questo enorme uccello con la fisarmonica che ogni cinque minuti se la canta e se la suona, che pare uscito da
Hyrule's Got Talent. È qui che capisco che la fregatura del DLC, alla fine, non erano i campioni. Era la ballata!
A quel punto, tuttavia,
Zelensky torna all'attacco: "
Oh, Link di Wish! Ci sarebbe da parlare con la vecchia al Villaggio Calbarico per mandare avanti la quest, hai presente?". Ancora una volta, scelgo di glissare.
Vedo
Zelensky che continua a compilare moduli.
Per sviare l'attenzione, decido quindi di giocarmi l'asso nella manica: il
Lines! Ricordate l'
Atto II - scena bonus, quando il
Centauro degli Assorbenti mi aveva
sfracangiato di legnate? Beh, deve avermi causato una qualche forma di stress post-traumatico, perché ho passato le successive 65 ore di gioco a scappare dai
Lines così veloce che
Bolt a confronto è un corriere
Bartolini.
Ma se c'è qualcosa che il videogioco mi ha insegnato, è che puoi scappare per sempre. Che non è istruttivo, e nemmeno aderisce al racconto, quindi penso che questo capoverso lo taglierò.
Comunque, dicevo... Dopo 65 ore di fugoni indignitosi, decido di tornare sul
Monte Tuono e di imbruttire il
Lines! La battaglia che segue è la peggiore delusione da quando ho scoperto che
Zio Paperone non esiste. Uberlivellato come sono, il mostro metà uomo e metà
Adrien Rabiot, per quanto si affanni, mi toglie giusto qualche starnuto di cuore. Sembra un dibattito televisivo contro
Vittorio Sgarbi. È così che lo mando al
Creatore degli Assorbenti (in qualche modo, gli ho messo le ali), ma senza reale soddisfazione.
"Beh, sei contento ora?", mi chiede
Zelensky.
Vedo che ha cambiato moduli, passando a quelli di iscrizione alla casa di riposo.
No, non sono contento. E nemmeno rispondo al suo sguardo inquisitorio quando mi osserva suggerendo "
Main quest?".
Perché?, direte voi.
Beh, perché in fondo so già quello che mi dirà la
vecchia ciabatta del
Calbarico. Mi dirà: "
Bravo guaglione, hai scassato di legnate quattro mostri sacri. Ora la tua destinazione è il castello finale". A nord. Ma io a nord non ci voglio andare. Perché è sempre a nord che finisce tutto. Dev'essere questo il prossimo orizzonte? E tutte le ore trascorse a ridere e scherzare con
Zelensky?
Nah, fanculo al nord.
Domani sono di nuovo a cavallo, a esplorare le terre selvagge.
Tutto verso sud, naturalmente.