Io non riesco a capire come non si possa cogliere la potenza di quell'ecosistema.
Come hai ottenuto quella spada?
Cosa è successo esattamente ripulendo quell'avamposto?
Li hai trovati tutti subito quei cervi? Peccato ti sia teletrasportato : )
Dove hai trovato quelle cavallette?
A che ora? In che condizioni atmosferiche, di luce, qual'era la temperatura, c'era ombra o luce?
Non è proprio tutto così scontato come lo stai dipingendo, Dan.
Il gioco è molto discreto, cortese, ma sotto si muove il mondo. E lo percepisci. E se non lo percepisci, è perché sei prevenuto, hai fretta di arrivare al sodo o gli chiedi cose che non vuole nemmeno offrirti.
Io dopo sei anni mi ricordo ancora che, di quelle tre mele da consegnare a Pino, una me l'ero portata dietro per decine di ore dal Plateau, una cadde di mano a un goblin e gliela rubai, l'ultima... feci Guglielmo Tell centrando il frutto su un ramo lì vicino, che cadde nel fiume e, trascinato dalla corrente, mi arrivò dritto sotto i piedi.
Potrei anche raccontare di quando, sul crinale nel deserto, venni sorpreso da un Guardiano. Di come non feci nemmeno in tempo ad estrarre l'arco e questi, impetuoso e fulmineo, mi mise in scacco sovrastandomi. Salvo poi mettere una zampa in fallo e collassare giù nel baratro solo una frazione prima di completare la carica dell'occhio mortale, col fascio che si scaricò provvidenzialmente dal basso verso il cielo.
Una delle sequenze più cinematografiche e drammatiche a cui abbia mai assistito, animata ineccepibilmente e che nessuno ha previsto ma che chi ha concepito il gioco ha permesso si attuasse.
Peccato solo che ai tempi Switch fosse sprovvisto della registrazione, per cui accontentati, fidati della mia povera prosa : ).