Altro che dungeon, le madonne peggiori le ho spese per un seme Korogu sul tetto di una casetta.
Segue resoconto un po'
spoileroso ma anche sticazzi, ce ne sono centinaia e uno ve lo posso bene inguaiare, pur di rendervi partecipi delle mie tribolazioni.
Problema: c'è un cerchio di pietre da completare sul tetto di un piccolo edificio.
Soluzione: piazzare una pietra nel punto mancante.
Semplice, direte voi. Peccato che tutte le pietre siano sul terreno, e la tettoia è troppo in alto perché Link, con le sue braccine da sollevatore di Spade Supreme, riesca a lanciarci sopra la pietrozza. Gli ingranaggi iniziano a macinare. C'è un punto sopraelevato da cui lanciare la pietra? No. Cos'hai nell'inventario? Dei palloncini Octo. E poi? Un ventaglio Korogu. Vai bello, vai!
Applico un palloncino ad un sasso e quello si libra in volo. Raggiunta l'altezza giusta, miro col mio ventaglio al palloncino e faccio partire una folata di vento. Nulla, non si sposta. Ma come? E la fisica? Le leggi di Newton? Continuo a sventagliare come un pazzo ma nulla, il sasso si libra giocondo indifferente al vento. Passasse di lì Baglioni ci scriverebbe una canzone, ma gli unici testimoni dei miei sforzi sono dei granchi ignoranti.
Archiviato il vento e i palloncini, opto per una soluzione più prosaica: statizzo il sasso e lo gonfio di mazzate, sperando di trovare il giusto mix tra equilibrio, potenza, traiettoria e balistica perché atterri su quei 5 metri quadri senza poi cascare giù. Seguono un dieci minuti buoni di tentativi in cui scasso almeno tre armi su quel sasso dimmerda che schizza da tutte le parti, sulle palme, sui granchi di prima, sulle rocce, in mare, ma su quella tettoia proprio non ci vuole finire. Bestemmio i turchi, pronto ad abbandonare l'impresa che ho un regno da salvare, mica posso perdere mezz'ora dietro a un semino, sono un eroe con delle priorità io.
Il sasso.
Schizza ovunque.
Sul mare.
Sui granchi.
Sulle palme.
Le palme, cazzo. Attorno alla casetta ci sono delle palme.
Metto in atto il piano C: abbatto le palme per creare un ponte. Il primo tentativo finisce malissimo: le palme, giustamente, sono tutte storte, hanno un baricentro sbilenco che le fa cascare dove le pare a loro. Ci riprovo con un'altra: è andata! E' caduta sul tetto! ora posso... no, cazzo, non cadere giù! Fisica del cazzo, perché funzioni solo quando devi andarmi in culo? Nuova soluzione, un po' raffazzonata ma con del potenziale: se paralizzo con la stasi la palma al momento giusto, prima che rotoli giù, creo un ponte che mi permette di raggiungere il tetto e piazzare il benedetto sassolino al posto suo.
Ci provo una, due, dieci volte. O fermo il tempo troppo tardi, o troppo presto, o scivolo sul ceppo, o scivolo a metà del tronco: inizia a piovere e uno degli NPC, che è rimasto tutto il tempo a vedermi perdere mezz'ora buona intorno a quella casetta, rincasa scuotendo la testa e pensando che a Ezio Auditore queste cose non succedono.
L'undicesimo tentativo è quello buono. Riesco a bloccare il tronco nella posizione giusta, afferro il sasso, ci salto sopra, lo percorro a tutta velocità prima che l'effetto finisca e finalmente vince! Vince! Sì, l'italiano vince! E con lui, vince l'Italia intera! Il Korogu mi rilascia la sua cacchina calda calda, lo ringrazio mollandogli il sasso sul suo cranio legnoso e torno alle mie peregrinazioni.
This is gaming
(non vedo l'ora che venga qualcuno a dirmi che la soluzione vera era una cavolata da prima elementare, altro che pasticciare con la stasi e l'abbattimento di flora locale...)