Per la serie: "l'angolo delle banalità": io non sottovaluterei il potenziale sociale negativo di una roba del genere.
Già ora ci sono persone (soprattutto giovani) che hanno difficoltà a distinguere il mondo dell'intrattenimento elettronico da quello reale... Il prevedibile proliferare di videogiochi violenti che così tanto annullino il distacco tra ciò che è reale e ciò che non lo è, addirittura arrivando (perché ci arriveremo, in parte ci siamo già) a farci completamente mimare il gesto offensivo (sia una bastonata, una spadata o il mirare e premere un grilletto) non potrà che peggiorare la situazione.
E' un tipo di intrattenimento che è differente da qualunque altro, perché le emozioni che potrà suscitare si avvicineranno pericolosamente a quelle di una situazione di reale pericolo, dandoci mezzi (solitamente violenti) per uscirne, e quindi 'abituandoci' a quel tipo di mezzo risolutivo più di quanto non facciano i videogiochi normali.
Oltre a questo ci sarà anche il problema del tipo di gratificazione che porterà collegarsi a questi sistemi. Se già oggi per alcuni il videogioco è diventato una vera e propria droga, immaginiamo cosa potrà diventare con l'affinarsi di queste nuove tecnologie.
Io sarà paranoico, ma me la vedo già la gente che si butta da un palazzo pensando di saltare come Matrix.