Il tipo della trasmissione Gametime l'ha provato, ecco le sue impressioni:
Oggi finalmente ho provato Oculus Rift. Due minuti, forse tre. In compagnia di una versione speciale di Hawken, lo sparatutto free to play basato su mech, attualmente in fase di Beta. Il visore è ancora un prototipo, ma a provarlo non si direbbe. Me lo sono sistemato sul viso cercando la posizione che mi permettesse di mettere bene a fuoco le immagini. Dopodiché ho fissato il tutto con gli elastici. E sono entrato NEL gioco! Mi guardavo alle spalle e vedevo l'abitacolo, definito in ogni dettaglio. Quando usavo i jet propulsori per far volare il mio mech mi bastava guardare verso il basso per percepire, sotto ai miei piedi, l'altezza a cui stavo volando. E nel farlo provavo un senso di vertigine come se davvero mi trovassi sospeso a qualche centinaio di metri da terra! Nel momento in cui fermavo i propulsori e iniziava la caduta libera la sensazione era da morsa allo stomaco, come sulle montagne russe. E allora ecco che il "gioco" non era più solo individuare i nemici e farli fuori bensì sperimentare con l'ambiente. Facendo cose che nelle realtà non avrei mai potuto fare. Tipo balzi colossali oltre palazzi altissimi seguiti da cadute mozzafiato. E via così... mentre mi sentivo sempre più protagonista dell'esperienza di gioco invece che semplice "osservatore" come avviene oggi giocando su una TV.
La realtà virtuale immersiva di Oculus Rift rappresenta una svolta talmente radicale nell'esperienza di gioco che sulle prime stenti a crederci, poi a forza di esclamare "WOW" ti rendi conto che tutto il resto è già preistoria. Togliersi il visore e tornare al monitor o alla TV è come riprendere in mano un coinop degli anni '80 dopo aver provato Crysis3! E dire che siamo solo all'inizio..
Oculus Rift è ancora un prototipo eppure è così leggero che quasi non ti accorgi di indossarlo. Inoltre è velocissimo tanto che non riesci ad avvertire il ritardo di risposta mentre la visuale segue alla perfezione i movimenti della tua testa. La risoluzione degli schermi potrebbe essere migliore. E infatti lo sarà nel prodotto finale. Ma già così è sufficiente a trasformare la realtà di gioco nella TUA realtà. Il mondo che hai intorno letteralmente svanisce!
Prima potevo sperare che questo dispositivo avrebbe cambiato il nostro modo di giocare. Ora invece sono certo che sarà così. I pochi minuti passati oggi con Rift e Hawken non solo sono valsi l'ora e mezza in coda... ma anche il viaggio qui a San Francisco per la GDC! Rientro a casa consapevole di aver provato, con largo anticipo, quello che sarà il futuro del divertimento elettronico. Un territorio inesplorato, ma a cui guardare con grande fiducia e non con timore.
Roberto Buffa