L'inizio non è dei più folgoranti. Sezioni furtive di un ventennio fa e l'emergere del trial and error su cui insisteva tanto anche Limbo. Entrambi aspetti che nel corso del gioco vengono messi in secondo piano dai tanti pregi, innanzitutto gli enigmi semplici ma arguti, o il continuo cambio di passo e situazioni, gestiti con tempi ludici perfetti.
E poi la cura per la fotografia, per le animazioni, i comandi. Inside è pulito, raffinato, solido come pochi giochi sanno essere. È ambizioso nelle tematiche, ma ha l'umiltà di ricordarsi di essere un platform e che anche il piacere di giocare è importante.