Dopo averci dormito su e riflettuto un pò ho focalizzato altri spunti sparsi generali concernenti la trama e non sui quali sarei curioso di conoscere le vostre impressioni, sopratutto se avete già finito il gioco.
Innanzitutto, paradossalmente, Inquisition non sembra la chiusura di una trilogia, ma il primo capitolo di una nuova serie. E' vero che lo spunto centrale ed il cattivone di turno riprendono elementi tratti dai precedenti, ma dal mio punto di vista il gioco non risolve praticamente nessuno dei nodi fondamentali in termini di lore e di tensioni geo-politiche. Questo dipende anche dalla facoltà concessa al giocatore di plasmare gli eventi al livello più alto, ma mi riesce difficile considerare Inquisition come chiusura degli eventi. Per fare alcuni esempi;
-Cosa sarà e farà l'Inquisizione una volta superata la crisi momentanea di Corypheus.
-Che ne sarà dei Custodi Grigi.
-Come cambieranno gli equilibri di forza nell'Impero di Orlais.
-Cosa farà Tevinter.
-Che ne sarà dopo la Chiesa dopo gli sconvolgenti eventi sia a livello dottrinale che politico.
-Quale sarà l'evoluzione degli Elfi dopo le rivelazioni di Inquisition.
ecc... ecc...
Questo mi porta al mio secondo spunto, ovvero che se ci sarà un Dragon Age 4 (e non vedo perché no), Bioware si troverà di fronte l'impresa dal mio punto di vista praticamente impossibile di tenere conto di mille ed una variabili diversissime in termini di cosa sarà diventato il mondo di Dragon Age dopo Inquisition. E stiamo parlando di variazioni dalla portata enorme, che dal mio punto di vista non hanno nessun uguale in precedenti giochi Bioware dove esiste questa meccanica di trasferimento delle scelte.
Bioware può scegliere a questo punto o di resettare il mondo di gioco prendendo in considerazione una sola possibile versione degli eventi, di ambientare il gioco in un'area totalmente distaccata da Orlais e Ferelden (che so io, Tevinter), oppure, fare come in Inquisition dove le scelte fatte in Origins e DAII hanno tutto sommato effetti molto marginali, e spesso ridotti ad una breve menzione en passant.
Insomma, Inquisition rafforza il pensiero che mi porto dietro da Mass Effect 3, ovvero che questa formula non funziona. E' bella l'idea di una trilogia in cui le proprie scelte influenzano ciò che succede, ma Bioware non ha dimostrato di saperle mettere in atto in maniera soddisfacente, e sopratutto con Inquisition si è messa in un vicolo cieco non indifferente.
Basti solo pensare (finale di Inquisition).
Chi diventerà papessa alla fine del gioco, Leliana, Cassandra o Vivienne. Ognuna di esse ha idee molto diverse sul come debba andare avanti la Chiesa, e una persona come Leliana può avere idee diametralmente diverse a seconda della sua evoluzione in Inquisition. C'è inoltre da tenere in mente lo stato dei rapporti della Chiesa con ad esempio l'Inquisizione, la presenza o meno di eventuali gruppi eretici, se questi verranno o meno ricondotti all'ovile ecc... E' un punto unico, ma dalle implicazioni assolutamente sconvolgenti per l'intero mondo.
Insomma, è stato molto bello fare tutte queste scelte in Inquisition, ma con la perenne sensazione che più complesse erano queste scelte, più diventa difficile per Bioware dare loro il peso che meriterebbero.
Alla luce di tutto ciò, preferirei che Bioware si concentrasse maggiormente su quella che è la trama principale, e che permettesse la possibilità di fare scelte che impattino su quello piuttosto che su eventuali futuri capitoli. E' un lavorone, ma secondo inferiore a quello che è la loro attuale filosofia.
Questo lo dico anche perché secondo me la trama di Inquisition non riesce a mantenere le promesse di epicità e complessità che sembra fare, aldilà del cattivo di cui ho già parlato.
Il primo spunto è che le scelte fatte nel gioco non sembrano avere assolutamente nessuna rilevanza nei confini della trama auto-conclusiva di Inquisition. Qualsiasi cosa si scelga di fare o come farlo, lo svolgimento degli eventi sarà sempre identico.
Il secondo è che Inquisition ha per qualche motivo una trama stranamente umano-centrica il che è alquanto bizzarro considerando che c'è una stramaledetta falla nel cielo stesso. Il mio Inquisitore era un elfo, il che secondo me è probabilmente la scelta migliore visto le rivelazioni sul finale, ma tolto quello non c'è assolutamente nessun coinvolgimento diretto degli Elfi intesi come razza. Lo stesso dicasi per i Qunari ed i nani. Di fronte ad una potenziale catastrofe globale, Inquisition sembra limitarsi ad un racconto di ciò che fanno o non fanno le fazioni umane che orbitano attorno alla Chiesa.
Infine, ed è uno dei motivo per cui il gioco ha secondo me il suo picco a Skyhold, latita la sensazione di star costruendo un'armata enorme, una nuova potenza militare e politica. E' vero che ci sono qua e là sprazzi di dialoghi che attestano la crescita dell'Inquisizione come entità, ma questo nella trama si vede poco o niente. E' lo stesso problema che c'era nel finale di ME3. Tutto un gioco passato a reclutare forze ed agenti e a tessere alleanze, e le ultime missioni si risolvono in un paio di scaramucce con 5 soldati dell'Inquisizione in croce a video e uno scontro faccia a faccia contro il cattivo. Ai fini della trama principale, sembra che le dimensioni e la potenza dell'Inquisizione non farebbero nessuna differenza. Manca epicità, senso di scala, anche visivo.
Insomma, piuttosto che fare ciò che fanno (male) ora, preferirei vicende auto-conclusive in cui però le mie scelte importino realmente, in cui le mie azioni e le mie scelte condizionino i risultati. Così non succede in Inquisition.
Mi rendo conto di star chiedendo alla Bioware di oggi di non fare la Bioware, e di abbandonare uno degli elementi per cui i suoi giochi moderni sono più conosciuti, ma credo che la storia dimostri che non sono in realtà capaci di fare bene ciò che si propongono. E le cose si faranno sempre più complicate in futuro.