Mi sto cryuizzando.
Cioè, la main sta prendendo una piega che trovo nettamente più interessante per eventi e situazioni rispetto all'incipit, ma faccio una fatica BOIA a proseguire. Non l'ho cagata per ore ed ore. Adesso che mi son deciso a proseguire mi ritrovo a farne un pezzettino ogni 3/4/5 ore di cazzeggio o roba secondaria.
Cioè, tutti fighi, bravi, ma chissene.
Quante chiacchiere, quante stronzatine para-interattive ai minimi termini senza un minimo di sfizio, un'invenzioncina, una cosa frizzantina, sia nel provare il puzzle o chi per lui, sia nel provare la robina cinematografica in soggettiva o chi per lei. E quante chiacchiere.
Pure certe robe di messinscena che dovrebbero essere dei gran piattoni forti...
...tipo la festa, che male che vada sarebbero occasioni per rifarsi gli occhi con la creme della figaggine stilistica e l'atmosfera che ti propone il fior fiore dei viziosi e dei virtuosi di Night City o, male ma proprio male che vada, un'occasione per spararsi 184 selfie, con me non stanno attecchendo
Nel mezzo voglio accollare parte della responsabilità anche a limiti tecnici e artisitici.
I primi: in barba alla luce più vera di quella che entra dalla finestra qui alla mia destra e rimbalza per il soggiorno sto trovando il gioco particolarmente debole negli interni. Hater, sukatela con l'ingoio a Todd, che la concretezza di uno Starfield fatto col motore che alimentava il mulino dove la mia bis-nonna andava a lavare i panni sembra avanguardia rispetto a 'sta roba. E ce l'ho ancora stampata sulle retine, i polpastrelli, le papille gustative. Di Phantom Liberty se vi dico che finora mi han preso bene, senza riserve, cinque interni sto già esagerando. E sto lasciando fuori dall'equazione il fatto che qui non si muove un cazzo. E quando si muove è da micro-dotati.
A questo punto subentra l'arte, a cui tocca il compito di dare un'anima, un carattere alle cose, ma soprattutto a massimizzare la resa in base agli strumenti di cui sopra che ci si ritrova per mano. La cura che si nota già a partire dalla palette di tinte per rappresentare un magazzino o un ufficio si vede, in continuazione, ma il 95% delle volte non basta. L'impatto è sempre crossgenino. E io sono un fan delle robe crossgen. Ma qui spesso l'aria è quella di modestia e wanna-beismo, di reparti che fanno quello che possono per coprirsi l'un l'altro.
Così come talvolta non bastano certi guizzi specifici, come...
...il gancio a Human Revolution nella location dove riceve il bisturi del pugile.
"Toh, guarda, quanto giallo, quanti lampadari fighi, quanto transumanesimo. Dannati bastardi, che avete combinato! \m/".
"Uhm, mumble, com'è tutto squadratino, poco armonioso, poco impattante rispetto alla figaggine di cui sopra, il cui grosso è rimasto sulla carta".
O la roba citata nello spoiler precedente.
Eppoi quanti gemelli, quanti NPC che non fanno o dicono nulla di speciale, anche dove ci voleva più attenzione.
Ma soprattutto, quante chiacchiere.
CD Projekt, peppiacere, con Cyberpunk 2 getta definitivamente la maschera e abbraccia totalmente il calco di Borderlands 2: poco parl, e - cortesemente - tutto incentrato su stronzate spassose, ancora più gun. L'Amleto di Zeffirellichowksy tanto hai già progressivamente deciso di abbandonarlo, witchero dopo witchero, fino a 'sta libro-gamata che a chiamarla così gli stiamo facendo un piacere.
Taglia una volta per tutte il cordone ombelicale.
Poi magari il prossimo segmento di 20 minuti che mi sparerò sarà una turbo-sburo-impennata.
Lo spero vivamente.
Ma ve lo farò sapere tra 3/4/5 ore di cazzeggio.