È sicuramente un discorso complesso che non si può ridurre alla mia battutina provocatoria su Shenmue.
Però è proprio da CDPR che NON mi aspetto realismo a tutti i costi.
In The Witcher 3 eri lo Strigo anche con compromessi meccanici del tutto irrealistici.
All’inizio potevi storcere il naso ma poi era proprio la narrazione e il contesto che ti facevano sentire vivo quel mondo.
L’importante è definire regole e rispettarle tu stesso, il giocatore si sente parte di un universo anche se non ha le stesse regole della realtà, purché sia coerente.
Poi chiaro, magari giocato Cyberpunk sarò d’accordo con te.
In ogni caso mi pare di capire che chi conosceva Cuberpunk 2020 è mediamente più deluso di chi non aveva idea di cosa aspettarsi, *fortunatamente* lo conoscevo solo di nome. 
Non viene richiesto realismo, ma coerenza.
Coerenza dell'ambiente e del racconto.
Ti faccio un esempio classico di Cyberpunk 2077: termini una missione e l'NPC che te l'ha affidata, per esempio un barista, ti dice "ehi, devi assolutamente provare la mia bistecca di carne sintetica, quando tutto questo è finito..."
Termini la missione, ci parli per ordinargli la bistecca e...non c'è nel menu di vendita/consumo del barista.
Sono anche queste le cose che stridono tantissimo.
Le cose che ti fanno dire "che cazzata dai.." o peggio "ma non c'hanno pensato?"
Queste cose in TW3 non c'erano, ogni aspetto era pianificato con cura e con dovizia. Non mi sono mai lamentato di non poter uccidere i contadini, per esempio, quell'aspetto di realismo non faceva parte del gioco di ruolo con il personaggio, quindi non l'ho mai sentito come un aspetto mancante.
PS. Ad ogni modo, "TW4" la sta facendo questa gente, non ho assolutamente un buon presentimento, per quel che conta.