eh scusatemi io voglio pure darvi ragione, ma a questo punto questo lo si può dire di tanti altri giochi e open world.
Ma nessuno ha un nome "leggendario" a cui fa riferimento. Il problema di Cyberpunk 2077 è che si chiami Cyberpunk, perchè se si fosse chiamato "Generic cyberpunk adventure game", nessuno gli avrebbe dato troppa importanza, e infatti il modo migliore per apprezzarlo è di non conoscere i riferimenti ruolistici, ma se li conosci non puoi fare finta di dimenticarli, o di non aver visto e sentito niente durante la produzione, compreso il coinvolgimento del creatore del gdr cartaceo, che era, presumibilmente, garanzia assoluta di fedeltà al gioco.
Il fatto è che ci aspettavamo che ci facessero entrare e vivere in quel mondo, non che creassero una storia a cui appiccicare sopra un nome e dei vaghi riferimenti ad esso. Il Trauma Team, ad esempio, non può fare una comparsata, deve essere un elemento di gioco (potercisi abbonare e richiamarlo quando ci serve, con servizi differenti in base al costo), la cyberpsicosi non può essere solo altrui, deve coinvolgere anche te, le gang non possono essere un elemento folkloristico senza nessuna ricaduta in termini di fazioni, favori, schieramenti, taglie sulla testa, se mi parli di background dei personaggi, non si possono ridurre a 10 minuti di intro, senza influenzare minimamente la struttura del gioco in sè, se mi coinvolgi Mike Pondsmith, non gli puoi far fare solo il motion capture di se stesso per interpretare un personaggio. Tutto questo in virtù del fatto che le intenzioni fossero ottime, ma spazzate via da troppi compromessi perchè non ci fosse una enorme delusione, relativamente all'aspettativa creata.
Tutto il resto è fantastico, ma sarebbe degno di comparire su una rivista di architettura, di interior design, di automobilismo custom, di moda, e questa è, volontariamente o meno, l'unica parte davvero realizzata da dio, aver pubblicato un titolo che nella sua stessa essenza è la cronaca del mondo che vuole raccontare: "Sotto il vestito...niente"...