Io ho deciso di attendere qualche tempo prima di prenderlo, desidererei giocare a un titolo maggiormente rifinito e magari ripensato/aggiustato in riferimento ad alcuni aspetti. Oltre al fatto che credo duri una vita, quindi attendo un periodo meno congestionato dal punto di vista ludico.
Da grande sostenitore del day one e quindi felicissimo di leggere tutte le impressioni di pancia e in continuo divenire, sono assolutamente d'accordo con tutti quelli che per passione hanno sfidato la mole di bug e approssimazione che questo titolo, intuitivamente, si portava dietro.
Detto questo, devo dire che la lettura di questo topic mi sta creando una forma di disagio, una sensazione strana che serpeggia tra le righe dei post. Ossia rilevo una strana distonia tra l'importanza del titolo in sé e l'attesa che s'è sviluppata con una, chiamiamola così, "forzatura" nel voler considerare aspetti positivi a dispetto di tutte le storture che emergono dai vostri post. In altre parole, sembra che il desiderio di "esserci" di "parlarne" adulteri quello che, a leggere, sembra un titolo tutt'altro che impeccabile (ma anche e solo "buono"), abbastanza vecchio per concezione e idee ma che va a cogliere un particolare segmento immaginifico di cui si sentiva la necessità.
Insomma, sembra davvero che l'hype abbia giocato un brutto scherzo all'utenza e la pesca a strascico del day one della conoscenza diretta della cose (che mi vede sempre favorevole, intesi) a questo giro abbia creato un cortocircuito logico tra quello che è, quello che si avverte e quello che si deve dire.
A questo s'aggiungono la differenza oggettiva tra le varie versioni (capace quindi di mutare non di poco l'esperienza), gli aggiustamenti effettivi e tempestivi in corso d'opera e la diversa sensibilità videoludica degli utenti.
Ecco, sembra quasi una fotografia dello scollamento tra l'esserci fisicamente (e quindi parlarne con cognizione di causa) e l'esserci consapevolmente (processo a più lenta edificazione) rispetto alla natura stessa del titolo.
Forse è solo troppo presto, forse serve tempo...In ogni caso leggervi è davvero un'esperienza peculiare.