C'è un interessante paradosso, che riguarda in generale l'industria ma è reso evidente da questo gioco: prodotti come Cyberpunk 2077 non andrebbero razionalmente acquistati al D1 poiché carichi bug e scarsamente ottimizzati, ma se nessuno li acquistasse al D1 attendendo le patch i produttori fallirebbero e i giochi non sarebbero sistemati.
Non c'è qualcosa di malsano in un sistema del genere?
Ma infatti è un paradosso enorme.
Personalmente non compro quasi mai nulla al day one proprio perché vorrei che gli sviluppatori pubblicassero un gioco quando è totalmente pronto, ottimizzato e privo di bug.
Come ai tempi in cui le patch non c'erano e dovevi arrivare sugli scaffali al meglio possibile.
Purtroppo oggi è quasi impossibile, le cose sono diverse anche per la portata mastodontica di giochi come questo. L'ho voluto comprare al day1 (anche se magari lo giocherò come si deve più avanti) per sostenere comunque il lavoro enorme di CDPR... e perché sto gioco lo aspettavo da 7 anni e mi ero ripromesso di non mancare l'uscita, qualsiasi cosa accadesse.
Capisco e rispetto l'intenzione di supportare il lavoro di qualcuno, tuttavia da un'azienda tenderei a pretendere un prodotto finito, magari da perfezionare ma perfettamente funzionante nei suoi aspetti più importanti.
SE i programmi fossero piccini piccini come 35-40 anni fà, potresti anche avere ragione.
Ma con programmi di cotale complessità quale quelli odierni è matematicamente impossibile che un prodotto di nuova ideazione arrivi finito e perfettamente funzionante sugli scaffali.
Secondo me l'acquisto garantito al D1 da parte di milioni di consumatori rischia di alimentare in chi produce l'idea di poter fare costantemente il passo più lungo della gamba,
C'è da dire che, spesso, sono proprio i consumatori più esigenti che spingono i producer a fare il passo troppo lungo perchè vogliono di più, vogliono qualcosa che sprema al limite il loro hardware, pretendendolo pure che esca ierlaltro e pure perfettamente funzionante.
nonché la pratica scorretta di usare i clienti come beta tester paganti.
Si, però:
1) è pratica ereditata da quando su PC trovavi solo prodotti per usi professionistici/professionali
2) quanti decine/centinaia di migliaia di beta tester (con relativo impatto sul bilancio dello sviluppatore) servirebbero per testare un prodotto per averlo polished fin dall'inizio?
3) quante milioni di ore di testing servirebbero per avere quello che chiedi? Praticamente la fase di test prenderebbe più tempo di quello della fase creativa e di programmazione messe insieme. Con conseguente allungamento dei tempi di pubblicazione. E relative lamentele dei consumatori perchè non gli fai uscire il giochino in tempi brevi.
Trovo ingiusto che il cliente di oggi abbia pagato il prezzo pieno per lavorare per il produttore e in subordine anche per me, che magari tra un annetto giocherò al prodotto perfettamente ottimizzato dopo averlo recuperato a pochi euro o addirittura su Game Pass.
E' lo stesso discorso per i prodotti professionali: se oggi Photoshop è a quel livello lo deve anche a tutti i clienti che, sia attualmente che negli anni passati, fin dalla prima versione, si son preoccupati di segnalare le varie disfunzioni delle varie versioni del programma.
Non è fare beta testing aggratis anche quello?
Però in quei casi nessuno se ne lamenta, pur essendo prodotti che costano dalle 5 alle 100 volte più di Cyberpunk.