Sto cercando di carpire qualche elemento distintivo di questo Cyberpunk in ottica concorso fotografico, ma sinceramente non ci trovo niente di niente che non sia Deus Ex goes open world. The Witcher aveva un paio di spunti distintivi di rilievo rispetto al generic fantasy, qui non riesco a individuare un solo elemento che esuli dalle scie dei fari, insegne rosa sotto la pioggia e pacchi di tecnologia random. A chi è più appassionato di me al materiale di riferimento domando, secondo voi che cosa contraddistingue questo universo specifico?
Una visione precisa del Cyberpunk.
Non è Gibson.
Non è Sterling.
Non è Shirley.
Cyberpunk 2077 è ispirato ad un gioco di ruolo di carta e penna che si chiama Cyberpunk 2020 e che era un gioco radicalmente, significativamente, straordinariamente, tamarro. Fino ad ora tutti i siti e sitarelli ripetono a pappagallo quello che altri invece hanno giocato a lungo, posso confermare tranquillamente che Cyberpunk-2020 è un gioco tamarro, rozzo, caciarone e molto kitsch. Dipende chiaramente (e come sempre) Dal narratore di suddette avventure, il cosiddetto Cybermaster, tuttavia il mondo del 077 ha un taglio molto specifico, sia come ambientazione che storia e personaggi.
Tuttavia è sempre stato un gioco da febbre del Sabato sera, per così dire. Un gioco casinaro in cui si fanno esplodere edifici e massacri per sport, spesso. Una volta un caro amico, veterano dei GDR, mi confidò che in tanti giochi di ruolo si sentiva sempre costretto a seguire regole mai dettate, non si trattava semplicemente dalle regole, ma dell'ambientazione stessa. Per esempio, se in una campagna D&D fai scattare una violenta rissa in una locanda, cosa e chi, esattamente, mi impedisce da giocatore di far degenerare la rissa? Magari proprio con la guardia cittadina che accorre per sedare la lite? Semplice, il master. Il narratore/Dungeon Master pone delle limitazioni alle azioni dei giocatori e queste "azioni" sono in stretta correlazione con una serie di elementi quali improvvisazione, capacità di narrare, e agenti limitrofi. Spesso alcuni giocatori, confidandosi, mi facevano presente che si sentivano dentro una bellissima gabbia dorata, come se le loro "libere" azioni fossero tutte determinate e, in fin dei conti, assai limitate. Cyberpunk 2020 invece, aveva abbattuto questa barriera invisibile, era di fatto il primo gioco che faceva divertire il master ed i giocatori all'unisono, come pochi altri giochi erano in grado di fare, perché non c'era mai un limite effettivo alle azioni del Master e a quelle dei giocatori, tutti sapevano che tutto era possibile.
Altro che "Tipo Blade Runner", il figlio scemo semmai, che spara la musica Metal a tutto volume durante il party nel giardino dei Barigazzi.
"Monto sulla mia Zebra-SpikeX ed inizio a sparare ai membri della Zaibazu"
"Ottimo, il fuoco impazza, ma piombano sulla strada tre esoscheletri da guerra della Germintex"
"Carico il mio braccio bazooka, e li punto"
"Gli Esoscheletri da guerra ti colpiscono il serbatoio della moto e cadi rovinosamente al suolo"
"Ho gambe cyberware, no problema, salto"
"Ok" (lancio dadi ok)
"Mente cado, sparo contro l'edificio dietro di loro"
"Ok" (lancio dadi ok)
"L'edificio crolla ma sta per travolgerti"
"Uso il neuralware e cyberware, e inizio a correre sul palazzo mentre crolla"
"Ok" (lancio dadi ok)
"Sparo con il braccio alla macchina della Zaibazu"
"Ok" (lancio dadi ok)
"Esplode in un boato fragoroso"
"Mi fermo su parte dell'edifico crollato e mi accendo un sigaro tra i rottami"
Ti raggiunge Alysia, la netrunner
"Te lo dicevo io che questo pezzo [cyberware nello slang di strada] ti sarebbe servito" Piuttosto penso che cose simili non potremo farle, e questo è piuttosto limitante. Ad ogni modo, lo stile stra-tamarro è quello insito del gioco ed è rispettato nei suoi crismi più specifici.
Catenoni d'oro su petti villosi? Eccome. Eccerto.