Sì. Lo sapete.
Ci sto studiando sopra. Ho collegato quasi tutto, manca poco, la macchina funziona, cigola e scoppietta rumorosamente, perché proprio le cazzate alla RE la rovinano,
come il cagnone a guardia del cimitero, o i gemelli diversi, frutto di esperimenti (auff) della solita setta,
e quindi non "spiegati" da
una identità psichica/mentale di Ruvik.
Di base, il tutto è molto interessante, fantastico, oserei dire, prendi Lynch e mischialo a Lars Von Trier, poi dai tutto in mano ad Argento e vedi che ti combina.
Se non fosse per qualche livellaccio proprio buttato alla ceppa e per 0, sottoscrivo, 0 innovazioni sul versante gheimplay, questo The Evil poteva prendere posto sul piedistallo della Triple Crown dei Survival Horror, da analista e credente, mi sbilancio.
- Resident Evil - sfida di carattere fisico/materiale
- Silent Hill - sfida di carattere psicologico/introspettivo
- Project Zero - sfida di carattere esoterico/folcloristico
- The Evil Within - sfida di carattere basata sul disturbo mentale (di Mikami o del giocatore, a scelta).
Mikami ha messo un sacco di robe extra-game-conduict, così tante che è un piacere esplorare, laddove l'esplorazione non necessita, assolutamente. Per esempio, solo una ricerca abbastanza approfondita delle catacombe della chiesa di Cedar Hills, fanno capire certi file di testo trovati in precedenza e allo stesso modo una carrellata con la visuale, a volte porta a piccole scoperte. E' fottutamente ermetico il gioco, nel senso che non ti vuole spiegare nulla, lo fa apposta, del resto Castellanos, va avanti
perché lo vuole Ruvik, non il giocatore.
Però l'idea dello STEM è grandiosa, un calderone in cui Mikami può far sguazzare ogni giocatore, proiettandolo tra vasche di plasma, corpi splatterati a muro, carne e trippa, sbattendosene letteralmente del level design, come From in Dark Souls 2, in pratica.
Mi piace la figura yokai dello spettro..ce lo metto, poi dirò che è la sorella.
Poi nel libro diciamo che le tante braccia sono dovute alle attenzioni particolari che la sorella di 17 anni aveva con il fratello di 11, cazzo, dai, sono un genio.
Può metterti una galleria sotto un ponte, con una scalinata che porta dentro un locale caldaie con un giostra gigante che sega le teste, mentre diffonde una musichetta da carosello, cioè slurpante, unico, dai.
TEW è un specie di taccuino o di commonplance book, in cui annota scarabocchiando e magari svogliatamente livelli e follie di gioco, e in cui il pastrocchio che ne viene fuori, incredibilmente non stona perché "la storia" regge, a prescindere da quel che si pensa.
Del resto le basi stesse della storia pongono una discreta
"Faccio quel che mi pare, tanto posso farlo..stavolta"
E se tutto è una proiezione di sub-coscienze condivise, nemmeno chi se ne esce con
"Sebastian usa delle bottiglie perché fanno parte del suo passato, di ex alcolista, le lancia lontano da se"
Può definirsi un ciarlatano millantatore defacto. Perché qualcosa comunica, scava, graffia, sia che si tratti di un enorme misanderstunding o di una annotazione pseudoreale, ma poi nessuno si prende la briga di dirlo o dimostrarlo senza repliche, perchè è facile trincerarsi dietro al
"best of" o
"worst of" a seconda. Io guardo invece la bestia e gli sputo negli occhi, senza timore.
Perchè, fino a prova contraria, persino
la stanza con gli occhi, capitulo 14 (che fa molto Splatterhouse),
potrebbe non essere del tutto buttata a caso, richiamando la lobotomia transorbitale, come il logo stesso del gioco del resto.
Genio o buffone ?
Carriera o di comodo ?