Poi devo dire che criticare un autore ci sta, però l'argomentazione che le sue scelte sono dettate dal fatto che è un ometto frustrato mi fa un pò tristezza, ecco.
E' un'analisi spicciola di tutto ciò che è stata la sua ultima produzione, le sue scelte, i messaggi del suo account Twitter. Forse pecco di presunzione e superficialità, ma non riesco a non vedere in lui una profonda insoddisfazione e infelicità riguardo il suo ruolo di designer.
Ti dirò di più, come ho avuto modo di commentare all'epoca nel thread di MGSIV, un po' tutto il prodotto trasudava volontà di rivendicazione e una profonda critica alla fanbase che l'ha incatenato a questa serie (vedi la quantità smodata di armi al suo interno, praticamente inutili se si giocava il gioco "as intended" e i continui auto-riferimenti ad uno Snake confuso, che non sa più cosa fare di sé stesso e dei suoi ideali, che si sente inutile in un mondo completamente cambiato).
Quindi a mio modo di vedere questo Ground Zeroes è nato così perché Kojima ne aveva bisogno, prima di tutto per sé stesso. Un taglio netto con il passato, un modo per distinguersi dagli altri che lui (da buon giapponese) vede come enormemente superiori anche se forse nemmeno giocano sul suo stesso campo.
Per quanto riguarda la confusione:
in tutto questo progressismo posticcio, Kojima riesce comunque a mantenere un tristissimo conformismo con quel didascalismo non interattivo che l'ha sempre contraddistinto: sono convinto che un po' tutti, di fronte a quelle scene d'azione alla fine, ci saremmo aspettati in qualche misura di prendere il pad in mano. E invece no: scene di potenziale divertimento, spettacolo e pathos 'buttate via' con il pad appoggiato al pube (sperando almeno in qualche vibrazione potente) quando chiunque altro avrebbe almeno tentato un'ibridazione interattiva.
Boh, secondo me davvero dovrebbe cambiare stato, nazionalità, identità, qualunque cosa pur di uscire da questo cancro che è diventato per lui questa serie.