In questo thread dici? Mi pare di no, tranne qualche accenno, più o meno sulla falsariga del tuo.
In parte perché era già stato ampiamente spoilerato dai trailers, in parte perché immagino molti non avessero la benché minima idea di che cavolo si stesse parlando, avendo saltato Peace Walker.
In linea generale, mi ha lasciato abbastanza in una via di mezzo tra lo scosso ed il perplesso.
Che Kojima abbia deciso di metterci il carico di novanta è evidente, come lui stesso aveva anticipato. Il problema è che il soggetto narrativo, dal mio punto di vista assolutamente meritevole di trattazione, va affrontato con una delicatezza che non è francamente ciò per cui Kojima è noto. Anche prescindendo dal finale e dalla violenza bruta grafica, a tratti persino grandguignolesca, di quella scena dell'asportazione della bomba, il peggio sta secondo me in alcune cassette. Da un lato è un bene e aggiungerei persino più efficace che simili "scene" vengano riprodotte solo sotto forma di audio piuttosto che graficamente, ma sono pesanti, estremamente pesanti. Sarà che in generale la rappresentazione della tortura e della violenza sessuale sono qualcosa che faccio fatica a reggere, ma le ho trovate a tratti quasi insopportabili, anche lì dove il secondo argomento è più implicito che esplicito.
E sono ancora più shockanti in un Metal Gear. Il franchise non è mai stato restio nel rappresentare scene estremamente brutali, e soggetti come la tortura sono una presenza fissa, così come la sopraffazione sessuale è un tema al quale spesso allude. Ma anche senza scomodare quelli, vi sono scene come quella che vede Big Boss perdere l'occhio in Snake Eater o la pugna tra Ocelot e Snake in Guns of the Patriots assolutamente brutali, dal punto di vista anche psicologico.
Ma la saga manteneva comunque sempre un ampio quantitativo di leggerezza, di farsa, non lesinava in easter-eggs, strizzate d'occhio e cretinaggini assortite. Era si un gioco che spesso parlava di olocausto nucleare, ma che due secondi dopo costruiva una gag deficiente sui problemi intestinali dell'Akiba del caso. Oscillava tra il prendersi dannatamente sul serio e sputtanarsi due secondi dopo.
Ma qui siamo ben oltre quei livelli, e credo che il desiderio di Kojima di abbandonare gli elementi più faceti della saga sia giustificato da ciò. Il che è comprensibile. E i trailers di TPP fanno intravedere che è quella la strada che desidera intraprendere.
Il secondo punto è se Kojima sia l'uomo giusto per affrontare temi simili. E come lo abbia fatto qui. Sulla prima, tenderei a dire di no. E alcuni dettagli del finale di GZ e degli elementi contenuti nelle cassette mi hanno fatto seriamente venire fitte ai denti per quanto erano inneccessari, gratuiti, da Grand Guignol appunto.
E se qualcuno può ritrovarsi confuso arrivando a GZ senza essere passato da PW, posso assicurare che lo stesso spaesamento ha investito uno come me vedendo alcuni personaggi di Peace Walker che lì erano non dico spalle comiche, ma comunque tratteggiate in una maniera che cozza con il modo in cui vengono qui brutalizzate. Chico per dire è un ragazzino che in PW era il classico bambino da MGS, entusiasta, idealista, che sembrava vivere il conflitto in corso come un gioco o quasi. Vederlo in questo stato in PW è quasi accanimento. Da un lato veniamo da un retaggio che è più dell'animone giapponese e che ora cerca di darsi un tono e di affrontare tematiche sulle quali autori di ben altra stoffa si sono rotti i denti.
Non lo so. Sono combattuto, perché penso che ciò che Kojima vuole dire, e gli ovvi riferimenti al reale siano sacrosanti. Ma il modo in cui lo ha fatto in GZ non mi ha convinto. Ma voglio aspettare TPP per dare un giudizio pieno. Per il momento, l'intento è lodevole, ma la realizzazione latita.