Finito l'ascolto.
Piccolo appunto: quando Fabio (credo fosse Fabio) parte a parlare di viggì (Bastion e Zelda) il tono della sicussione passa da "popolare" (perdonami il termine) e di interesse generale, a iper-nicchia. Per gente come noi non c'è problema ma mi immagino un nuovo ascoltatore del podcast, lontano anni luce dal tecnicismo di videogioco, che sente temini come cut-scene, playthrough, action-adveture isometrico (c'è gente che la parola isometrico l'ha usata solo alle medie), skippare etc... Insomma mi rendo conto che i termini che usiamo noi possono essere una barriera insormontabile per chi non vive tutti i giorni le nostre passioni.
Credo che per avere più audience possibile sia necessario spiegare, quando saltano fuori, terminologia non proprio per tutti.