Con questo tipo di passaggio, e la crescente digitalizzazione dell'offerta che lega i giochi al proprio account, Sony può fidelizzare l'utenza molto più di come faceva prima, dove il passaggio a un'altra gen era di fatto un taglio netto con il passato, taglio che poteva permettere di spostarsi su altre piattaforme.
Per me è un aspetto iper-sopravvalutato.
La gente si è creata ben poche remore nel cambio radicale di bandiera anche di fronte alla prospettiva di perdere tutto: l'abbiamo visto chiaramente nelle ultime due generazioni in cui l'utenza (almeno apparentemente) si è spostata da Sony a Microsoft prima, per poi tornare nuovamente nelle braccia di Sony.
Alla fin fine la vera differenza per il successo la fanno ben altri fattori, e pure qui basta notare che chi guida il mercato è l'unica delle tre piattaforme casalinghe che NON ha alcun tipo di retrocompatibilità nativa.
Ma il punto è un altro: la vita commerciale del 90% del software moderno che va per la maggiore sulle piattaforme di Sony e Microsoft è RI-DI-CO-LA (Nintendo, per sua fortuna, ha altre dinamiche di vendita).
Se non ti chiami GTA o CoD dopo un paio di mesi dall'uscita non vali - letteralmente - più niente, la
ggente sta già proiettata sul prossimo grande titolo e al più recupera qualcosa in versione cestone. Ne consegue che ho qualche dubbio sull'effettiva utilità dell'allungare artificiosamente la durata di (potenziale) fruizione del software attraverso la compatibilità del vecchio codice.
Questo per tacere del fatto che una simile politica potrebbe comportare vincoli progettuali non banali ed andare a castrare ancor più i passaggi generazionali, che già NON si avvantaggiano di politiche dichiaratamente al risparmio rispetto al passato (oggi è moooolto difficile immaginare che qualcuno voglia rischiare investimenti come quelli per il Cell, non è un caso che abbiamo delle APU su PS4/XB1). Vedi Nintendo che ha fatto i salti carpiati tripli per la retrocompatibilità "in hardware" del WiiU, che ha portato a costi folli della componentistica senza alcun rientro concreto.
Molto più conveniente semmai...
[segue]
Sui remaster possono continuare a monetizzare, attraverso la vendita delle patch migliorative. Penso che di gente disposta a pagare per una PRO-patch di The Witcher 3 ce ne sarebbe parecchia.
[segue da prima]
...andare avanti con cose del genere.
Il che è un bel problema, specialmente se qualcuno si accorge che 'ste cose su PC spesso arrivano
aggratisse o comunque ad una frazione del prezzo richiesto su console.