Si vabbé, a parte il fatto che non so se sarei in grado di fare una cosa del genere (io vado generalmente a memoria, certamente mi sfugge sempre qualcosa qui e lì), c'è un'altra questione: purtroppo ho scoperto col tempo che questo è un settore molto particolare, dove chiunque si crede un esperto e dà retta solo a chi la pensa come lui e/o ha gli stessi gusti.
Ergo: mi farei il mazzo e verrei snobbato come quando ero redattore, senza contare che alla prima imprecisione mi sbranano.
Maxx, perdonami, se mi avessi risposto che semplicemente la cosa ti annoiava, pazienza, me ne sarei stato buono. Ma tu mi hai dato le due motivazioni peggiori in assoluto per non fare qualcosa.
Pensi che
questo sia un settore particolare? Ti farei vedere il bagno di sangue che contraddistingue quello in cui mi muovo io.
Maxx, la contrapposazione tra soggettività è connaturata nel nostro linguaggio e, quindi, è presente in ogni ambito dei rapporti umani in assoluto. Di più, molta gente proverà a demolirti senza nemmeno avere bisogno di motivazioni, semplicemente perché gli stai sulle scatole.
Pensi che la gente abbia bisogno di motivazioni razionali o di conoscenze approfondite per mettersi contro di te? Pensi che diventando persino professore universatario non arriverebbe lo stesso il primo cialtrone di mezza cultura, con nemmeno un decimo dei tuoi titoli, a darti lezioni su come leggere e scrivere? Le opinioni altrui hanno una forza direttamente proporzionale alla considerazione che gli dai. Se semplicemente le ignori, le svuoti di ogni consistenza. Se ci pensi o ti lasci condizionare, gli conferisci un grado di realtà e le proietti nell'esistente sulla tua pelle. Se sono positive, ti aiutano a diventare chi puoi diventare. Se sono negative, ti lasci trasformare nel fantasma o nell'ombra di qualcun altro. In nessun caso, mai nessuno nella vita, si dovrebbe permettere al giudizio altrui (o la paura del giudizio) di paralizzarci o portarci a nascondere.
Quanto al resto: la mia esperienza personale mi ha portato a realizzare che il successo nella vita arriva quando ti convinci di valere e persegui senza paura di rischiare quella che senti essere la tua vera vocazione, senza scendere a compromessi o cercare l'approvazione altrui (atteggiamento che ci porta, spesso, a soddisfare le prerogative di altri, non le nostre, e a perderci in quelle aspettative). Se c'è una cosa che tu sai fare è guardare ai videogiochi e tracciare associazioni spesso nascoste o arbitrarie (il vero segno dell'intelligenza, per quanto mi riguarda). Dal mio punto di vista, se c'è uno in grado di fare un lavoro come quello descritto nell'altro post, quello sei tu, e potrebbe essere un lavoro importante. Se poi la cosa non rientra tra i tuoi interessi o priorità, quella sì, è una motivazione che accetto senza fiatare (ma con disappunto
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