ho finito recentemente illusion of gaia. Non l'avevo mai giocato all'epoca. E' di quintet, i tizi che hanno fatto tra gli altri terranigma (uno dei più grandi vg di sempre) e planet laika (che spero prima o poi vedremo tradotto). E' comunemente ritenuto il secondo capitolo di una ipotetica trilogia con soul blazer e terranigma, in quanto i 3 titoli condividono alcuni temi cari al team nipponico (e a enix dell'epoca).
Soul blazer, anche se aveva alcune interessanti trovate nella risoluzione degli enimi, che constrigevano al giocatore a dividersi tra la città e i dungeons, era poco più che un dungeon crawler. Illusion of gaia pur purtroppo vantando alcuni dei dungeon più noiosi dell'epoca, espande tantissimo l'orizzonte di Quintet, anticipando i grandi temi di terranigma come l'evoluzione naturale, il progresso umano, l'eterna battaglia tra luce e l'oscurità, l'attribuire pari dignità a tutti gli esseri viventi, il legame spirituale che va oltre il tempo dei due protagonisti, e cosi via.
Sfortunatamente l'eccessiva linearità (la mappa è per intenderci alla grandia, ed è possibile rivisitare pochissimi luoghi) la presenza di un paio di città in croce e tutte piccole,alcune lacune nella storia e nel suo voler continuamente unire a volte in maniera approssimativa leggende e culture ne limitano un po' l'impatto. Rimane comunque un formidabile documento dell'epoca d'oro del gioco di gioco nipponico.