Perchè dovrei tenere la vecchia reflex, con tutto lo stuolo di obbiettivi incompatibili, e non comprare una nuova macchinetta che fa entrambe le cose?
Le foto che faccio sono un prodotto che creo io, qui si sta parlando di un prodotto compiuto che io fruisco come utente. In tal senso, mi amareggia proprio il fatto che ‘la nuova macchinetta’ NON faccia ‘entrambe le cose’
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E' in discussione il fatto che i produttori di console debbano sentirsi obbligati a produrre macchine che facciano girare i titoli da Pong in poi.
Perché, come dici anche tu, quello delle console è un sistema chiuso, fatto di piattaforme brandizzate. Se non ci pensano Microsoft, Sony o Nintendo a farlo, chi altri può offrire questo servizio?
Non so se sia fattibile, presumo di no, ma anche ipotizzando sia realizzabile, non credo sarebbe così semplice da fare. A meno di non andare a mettere mano al codice del titolo da emulare ottimizzandolo alla nuova configurazione hardware.
Che non sia facile non lo metto in dubbio, ma che sia difficilissimo o impossibile non ci credo sulla fiducia, eh. Vari titoli PSO vengono venduti su PSN e anche un PC di dieci anni fa li emula da disco originale, figurarsi una piattaforma di nuova generazione. Diversi giochi PS2, Xbox e GC sono compatibili con PS3, X360 e Wii, rispettivamente, senza che i produttori si siano ammazzati sul supportare la feature.
Ci sono casi in cui questo disinteresse porta a fenomeni a dir poco ridicule, per dire, Silent Hill 2 per Xbox viene riconosciuto da Xbox 360 e il gioco si avvia ma non si vede il video, basterebbe una patch per sistemare la cosa, Microsoft non ci pensa e poi, dopo anni, spunta la versione HD Collection di Silent Hill 2, che debbo pagare di nuovo e per giunta è visivamente peggiore dell’originale in low res. Dimmi se questo non è ridicule.
Il processo tecnologico dovrebbe rendere l’emulazione del passato più fattibile e agile. Oh, se aprissero le possibilità all’homebrew o a emulatori a pagamento sviluppati da terze parti, ben venga eh… ma credo che sia un’eventualità che sconfina nel fantacommerciale, visto l’andazzo attuale.
Poi non è nemmeno vero che il mondo PC sia così roseo, in questo senso. Avevo vecchi titoli che sui nuovi computer non funzionavano. Driver incompatibili. Magari ci saranno emulatori appositi, ma li è l'ambiente di sviluppo, aperto a qualsiasi persona abbastanza brava da capirne di codice, che permette la nascita di software amatoriali appositi. Cosa che in ambito console, sistema proprietario chiuso, è di difficile replicazione.
Bravo, infatti con DOSbox et similia puoi giocare ancora a titoli di oltre vent’anni fa sugli attuali PC, nonostante l’abisso tecnologico che li separa. Appunto, dico che, essendo le console dei sistemi chiusi, alla retrocompatibilità ci deve pensare la fabbrica. Oppure, ripeto, oltre ai giochi, rendi possibile anche lo sviluppo di applicazioni per l’emulazione prodotte da terze parti e questo sarebbe già un concetto di modernità più vicino al consumatore, capace di offrire sia prodotti sia servizi. Anche l’idea di Kintor della copia digitale gratuita previa verifica della proprietà dell’originale fisico è ottima, qualora patchare da emulatore risulti più complesso che modificare direttamente il codice del gioco. Insomma, le possibilità ci sono.
Mi sfugge il perchè uno debba vendere la vecchia console per prendere la nuova prima di aver esaurito il backlog e/o perchè non possa eventualmente tenersi entrambe le console sulla mensola.
Zio, più che altro ti sfugge che ho scritto che non ho venduto né smontato nulla, anzi ho tenuto attiva finanche PlayStation 2 sino alla settimana scorsa e Xbox l’ho re-impacchettata e archiviata in mansarda da neanche due anni ^__^.
La retrocompatibilità è la classica feature che se non c'è porta apparentemente a suicidi di massa che manco i Lemmings ma poi fotte sega a tutti a sei mesi dall'uscita della nuova console.
A me interessa eccome retrogiocare , ma non è che posso dedicare la sala di casa solo ai videogiochi, ritorno a dire che sarebbe come dover tenere il lettore video CD, DVD e Blu Ray altrimenti ti vedi solo i film che hai comprato negli ultimi cinque anni.
Non è solo una questione pratica, ma anche (soprattutto?) di personale visione del medium stesso e a un certo punto bisogna pur schierarsi.
Se mi dici che una piattaforma futura non farà girare i giochi acquistati prima del 2013, se mi dici che devi essere sempre online per poter giocare, se mi dici che kinect deve riconoscere l’utente personalmente, allora ci manca solo che mi metti l’orecchino con il numero del capo di bestiame e cominci a mungermi.
Torno a dire, si tratta di un atteggiamento (supposto che le voci siano tutte vere) capace di non avere solo ripercussioni sull’hardware, ma anche sul game design del relativo software e spinge fortemente verso un inedito concetto di videogioco come BENE DI CONSUMO VOLATILE, non come ‘opera’, né come ‘prodotto’, né finanche come ‘servizio’ in senso lato.
Con Durango posso giocare solo con il presente, non giocherò neanche in futuro con il passato (ché, una volta abbandonati i server e i servizi online, un sistema always online è morto e i relativi software vivono solo nel ricordo) e allora il videogiocare diventa come andare al ristorante, mangi, gusti, digerisci, caghi e via verso nuove avventure. Ottimo per i fantomatici “bimbiminchia-che-giocano-online-a-CoD e che, maledetti, sono loro la causa di questo cazzo di mercato massificato”, pessimo per le meno fantomatiche persone come noi che credono nella cultura del videogioco e lo vedono come un’opera, come un prodotto della creatività, al pari di altri media.
Sono tutte considerazioni premature, ovvio, ma è questo lo scenario che si delinea dai rumor e resto un po’ sorpreso dal dover motivare reazioni in linea di massima coerenti con una visione del videogioco condivisa dalla maggior parte (per non dire dalla totalità) degli utenti qui
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