Quindi semmai lo chiedo io a te.
Lasciare che gli sviluppatori 'sbaglino', facendo i loro 100 e più cloni di CoD e di Uncharted, i loro 100 e più giochi con il dettaglio a stecca e il frame-rate a 22 FPS senza però precludere la possibilità a qualcun altro di elaborare idee e strutture in precedenza non attuabili è sicuramente preferibile che schifare aprioristicamente l'idea di potenza perché.... Perché?
Short answerAd esempio perchè per ogni Portal o Dead Rising ci sono almeno una 50ina di CoD, e i publisher sembrano tanto interessati ai $$$ guadagnabili con CoD quanto "impauriti" dai $$$ che potrebbero buttare nel cesso con il flop di un Portal.
Insomma il gioco non vale la candela nell'economia di una generazione ma soprattutto non fa la differenza, differenza che invece sarà in primis
software.
Concetto che varrà sempre di più in futuro anche prossimo, IMHO.
Long (ok, very long) answerPer come la vedo io il mercato, e con esso l'approccio dell'utenza, si è spezzato in due tronconi pressochè in toto divergenti.
Da un lato Sony e MS che puntano prevalentemente sulla forza bruta, dall'altro Nintendo che ormai da un pezzo sembra esser tornata fedele alla filosofia di Yokoi.
Il problema è che
nessuno dei due approcci, di per sè, garantisce nulla sul versante innovazione (che per me sta diventando sempre più importante: son prossimo ai 40, ho giocato - quasi - di tutto e anche per questo due iterazioni fotocopia di un franchise a generazione cominciano a sembrarmi troppe, insomma sto diventando un cliente sempre più "difficile" da accontentare e stupire).
Ma non è nemmeno solo quello: perchè la madre di tutti i problemi IMHO sono gli stramaledetti
costi di sviluppo.
La faccenda è che:
- in ultima analisi sono straconvinto che la differenza la faccia praticamente sempre il software, non l'hardware; sono anche straconvinto che come per taaaanti altri ambiti consumer ci siano esigenze che vengono "imposte" all'utenza: qui CliffyB su UE4 mi sembra fin troppo candido nel mettere in chiaro come stiano le cose
http://www.wired.com/gamelife/2012/05/ff_unreal4/all/1?pid=2555&viewall=true“There is a huge responsibility on the shoulders of our engine team and our studio to drag this industry into the next generation,” says Cliff Bleszinski, Epic’s design director. “It is up to Epic, and Tim Sweeney in particular, to motivate Sony and Microsoft not to phone in what these next consoles are going to be. It needs to be a quantum leap. They need to damn near render Avatar in real time, because I want it and gamers want it—even if they don’t know they want it.”- 90 volte su 100 non io ma la storia ci dice che la potenza extra viene dirottata sempre e solo in una direzione, che è quella dell'impatto visivo a discapito di tutto il resto*
- corollario del precedente, sempre non io ma la storia ci insegna che non sempre
bigger = better: scremato dal fattore nostalgia, il quantitativo di sequel che oggettivamente lasciano a desiderare rispetto ai predecessori a dispetto di HW ben più prestanti la dice lunga
- ci sono ben pochi indizi che puntino ad una sostanziale, futura riduzione dei suddetti costi di sviluppo
- i suddetti costi di sviluppo rappresentano il primo e fondamentale freno alla propensione al rischio dei publisher, moooolto più che non le (presunte?) limitazioni tecniche/tecnologiche dell'hardware
- il modello di business del cosiddetto lato "core" dell'industria (leggi: MS/Sony e relative terze parti) è tutto da dimostrare che sia in salute... software house che chiudono i battenti in sequenza, HW venduto in pesante sottocosto (tralasciando il fatto che la scorsa generazione ci ha anche insegnato che
forse l'affidabilità è stata messa un attimino in secondo piano), bilanci spesso e volentieri in (profondo) rosso; la stessa Nintendo ha commesso UNA caxxata con il 3DS - che peraltro non è nemmeno tutto questa mostruosità di potenza - che ha pagato a carissimo prezzo: insomma qualcuno dovrebbe dimostrarmi che davvero tutto questo sia sostenibile non dico nel lungo, ma nel breve/medio termine...
- mille altre ragioni che allunghereberro inutilmente questa pappardella senza modificare sostanzialmente il punto di una questione che difficilmente metterà mai d'accordo le due fazioni (senza contare che al mercato là fuori nel 99.9% dei casi fottesega di quanto stiamo disquisendo... purtroppo)
PS: vorrei rassicurare Fulgenzio, al prossimo giro è facile che ci ritroveremo con
entrambe le cose: console a 399+ pleuri *e* giochi con il ritocchino verso l'alto di 5/10€ rispetto ad oggi (tralasciando il fatto che tra DLC e frizzi e lazzi già a 'sto giro l'incremento del costo per un gioco "completo" rispetto alla generazione PS2 è stato molto più massiccio di quanto io stesso avessi pessimisticamente previsto)
PPS: e ocio che ormai di passi avanti ne abbiam fatti tanti. Ai poligoni ci siamo arrivati, all'alta definizione pure, il 3D bah, meglio lasciar perdere... se per caso la prossima generazione dovesse realmente limitarsi ad essere la mera riproposizione dell'attuale in termini di contenuti non vorrei si riproponesse il crollo verticale di Guitar Hero & co., che sembravano la gallina dalle uova d'oro salvo sparire in un battito di ciglia lasciandoci le case piene di plasticoni. L'industria IMHO una botta del genere non può proprio permettersela.
* = a tal proposito trovo drammaticamente esilarante che su una piattaforma oggettivamente modesta come il Wii ci sia stata una straordinaria consistenza da parte di Nintendo nel proporre titoli a 60fps, che mi auguro vivamente rimanga anche sul successore - e pure qui credo sarebbe interessante domandarsi il perchè di tutto ciò
perdonami, ma il fatto che un bravo pittore possa regalarci capolavori con le tempere non rende inutile l'invenzione della pittura ad olio.
Mi limito a contestare l'assunto che la potenza sia indispensabile per far vedere qualcosa di diverso da quel che ci propinano oggi: tant'è che c'è un fracco di gente che bolla come carrette PS360 e questo mi fa a dir poco sorridere perchè sottintende che abbiano dato tutto ciò che potevano dare.
Graficamente? Può darsi.
Ma il videogioco per come lo intendo io non è (solo, o prevalentemente) questo.
L'industria ahimè la pensa in maniera diversa - vedi sopra.