L'anno scorso ho partecipato ad un team di lavoro interno alla mia azienda focalizzato sulle critpovalute e sulla blockchain.
Ho colleghi bravissimi sul tema e abbiamo anche un centro d'eccellenza espertissimo su Bitcon, Ethereum et similia.
Ovviamente in questo momento storico, con la normativa PSD2 in arrivo, le aziende come la mia hanno l'obiettivo di massimizzare tutte le possiblità tecnologiche, dalla PSD2 appunto all'uso "bancario" della criptomoneta. Perchè alla fine una moneta per essere utilizzata deve essere normata da uno stato, sennò rimarrà sempre una roba underground che sarà usata da Steam e da altri shop simili.
A Febbraio se non erro avevo anche partecipato ad un workshop al politecnico di milano dell'osservatiorio sulle nuove tecnologie nel finance, e erano invitati a parlare esponenti di grande banche (Intesa, Unicredit) , banche solo oline (CheBanca), un esponente di Banca D'Italia e poi nel pomeriggio startup che si stanno basando sulla blockchain.
Il succo del workshop è che nononstante il valore crescente del Bitcoin sia le grande banche sia quelle solo online (che ovviamente sono emanazioni di grandi istituti) sono ancora tutti in attesa di quello che decide banca d'italia, perchè anche loro (come noi) non hanno ancora capito il vento.
E la cosa più eclatante è che le startup utilizzavano la blockchain in minima parte per motivi finanziari, ma quasi tutte la utilizzavano per gli smart contract per la sicurezza sulle transazioni (tipo avere tutta la storia di un bene di lusso "gestita" dalla blockchain per fini assicurativi).
Fatto tutto sto sproloquio minare per un privato è impossibile, ormai servono potenze di calcolo molto molto alte, oggi il business è usare queste tecnologie per far fare business ad aziende e banche.