Oltre alla facoltà di espressione mediante significati intrinsechi all'azione, mediante archetipi (per la quale ti rimando all'articolo di Ring Archetipi e Stimolazione Diretta), il gameplay è quell'elemento che consente all'uomo di interagire con l'opera. Un elemento quindi connotante l'artisticità del prodotto ed una conditio sine qua non, per riallacciarmi ai discorsi precedenti:
videoludica= (arte + arte + arte + arte) + uomo
Ma non solo questo. Il gameplay rappresenta il superamento totale del concetto di fruizione dell'opera d'arte. Da mero fruitore l'uomo diventa giocatore. Qualcuno che, quindi, ha un contatto più diretto con l'opera, contatto che oltrepassa la percezione, suscitante emozione, e giunge all'interazione, in cui l'emozione suscita ma è suscitata. Emozione/arte ed uomo connaturati in un elemento unico. L'uomo è proiettato nell'emozione e l'emozione proiettata nell'uomo, in un legame imprescindibilmente vicendevole. L'uomo non sente solo l'emozione, ma si sente emozione. Come se in un quadro un elemento rafffigurato fossi tu e tu non fossi solamente fruitore dell'elemento.