Come detto negli anni, a mio parere è un puzzle molto bello con un substrato molto pretenzioso.
Alla fine, i puzzle game non sono sequenze di puzzle uno dopo l'altro?
L'equivoco, in
The Witness, origina dalla sua ambientazione articolata, dalla sua chiara volontà di voler suggerire "altro", in mille modi.
Quindi il giocatore si aspetta un'evoluzione, una rivelazione.
Fino a quando scopre che, in quanto al "messaggio" del gioco, forse era meglio inviare un telegramma.
Ci sono spunti anche interessanti nel gioco (Il senso della vita, come dici tu,
@Dan), ma in un'opera narrativa non puoi sorvolare sul viaggio, convinto che il messaggio finale gonfi gli occhi del lettore/giocatore, che ti perdonerà tutto.
Ripeto, è un puzzle molto bello. Ma se in principio avessi saputo che non dovevo cercare di capire, ma solo risolvere e osservare, l'avrei apprezzato di più.
Nota che
@Kiavik qui ha un'interpretazione più positiva, e a mio parere altrettanto legittima.
Scorri i post indietro, sono state dette cose interessanti.