Olija è Another World che incontra Il Corsaro Nero di Salgari che incontra Bone Machine di Tom Waits.
Ma soprattutto, Olija è un gioco brutto. Non artistico, non alternativo: proprio brutto da vedere, che mi sono sanguinati gli occhi per cinque ore, mortacci sua.
Olija c'ha dei livelli che per metà non è male esplorarli, per metà li hai già visti mille volte, per metà l'arpione è intrigante, ma per metà è sfruttato solo per metà. Sono quattro metà, che in totale, se ci pensate, sono due palle. Sarà un caso?
Ok, la messa in scena è originale, molto Devolver-style, ma non si vive di solo grunge, come disse Eddie quando passò all'ukulele.
Quando finisco un gioco mezzo bello e mezzo brutto mi chiedo: ma alla fine, al netto dell'intrattenimento netto, sono contento di averlo giocato? Mi ha lasciato qualcosa? Olija no. Ciao.
Voto: sei virgola cinque arpioni su dieci