L'incontro col primo colosso è qualcosa che non si scorda... quando inizia la scalata e cambia la musica l'adrenalina e l'emozione sono così forti che il ricordo si fissa indelebile... la musica la ho nelle orechcio giorno e notte da un mese
Molti particolari fanno intuire o almeno presagire che qualcosa non torni... ovviamente.
Basta solo vedere Wander che ad ogni colosso è sempre più coperto di escoriazioni e ferite, sembra quasi ammalarsi... e agli ultimi addirittura il viso è scavato e le occhiaie pesanti.
Poi Agro che ritorna sempre al tempio... chissà come... (cosa che viene spiegata alla fine tra l'altro.. è semplicemente la sua fedeltà incondizionata... che spettacolo)
Lo spoiler era proprio sulla morte di Agro... che nondimeno mi ha colpito allo stomaco lo stesso in modo violento... non ho praticamente trattenuto le lacrime... e Wander usa due parole in tutto il gioco, o meglio una sola ma con diversa enfasi a seconda del momento: chiama Agro con voce dolce durante il lento incedere nel mondo, o lo invoca grintoso durante i combattimenti; alla caduta di Agro gli stessi registri invertiti toccano nel profondo.
La Forbidden Land è immensa e maestosa, ci sono così tanti posti che non sono indispensabili al fine del completamento del gioco eppure sono dipinti con una cura meravigliosa, con un trasporto toccante.
Mi prenderò ancora del tempo per esplorarla al meglio, merita davvero.
La fine è qualcosa di così bello e toccante che davvero mi ha intristito; ma almeno veder tornare Agro mi ha risollevato. Il genio di vedere alla fine Wander che darà inizio alla discendenza degli Oni di cui Ico è discendente è un tocco di genio stupendo.
Vedere la spiaggia di Ico, e il castello in lontananza (solo tramite filmato nel mio caso
) da un senso di coesione e coerenza meravigiosa.
Alcuni colossi sono talmente belli e inseriti in un contesto suggestivo che annichiliscono la presenza scenica dei boss di quasi ogni altro gioco io abbia visto.
Ad esempio le rovine nel deserto, col colosso a cui si deve far cadere la spada, sono una vetta di epicità raramente toccate altrove.
Insomma avevo paura che giocarlo oggi mi avrebbe lasciato pià freddo che se lo avessi fatto quando avevo 10 anni di meno e il mondo dei VG era diverso, ma invece mi ha solo fatto rimpiangere quanto di meglio c'era all'epoca.
Potrei scrivere pagine sui colossi, sulla loro bellezza e sulla magnificenza delle location dove sono rinciusi, ma sarebbe solo un ripetere cose sicuramente gia sentite, per voi.
Davvero un gioco toccante e stupendo, coinvolgente e raccontato con la sensibilità che solo i jappi riescono ad avere.
Un capolavoro immortale che sarà felice di far giocare a mio figlio, quando esisterà!
Lo amo alla follia.