Questo film non ha alcun senso.
Va bene un film sul nichil-pessimismo contrapposto alla facciata e alla sicumera borghese, ma almeno che non sia una sequenza di scene a casaccio scritte dalle famose scimmie nella stanza con le macchine da scrivere.
Memorabilmente ridicole le brevissime scene che dovrebbero rappresentare gli sconvolgimenti provocati dal pianeta in arrivo. Che poi un pianeta ha un’orbita, cazzo, non arriva dallo spazio profondo a random e non torna indietro. Mi state a evidenziare giulivamente ogni facile contraddizione della Bibbia e poi vi va bene una minchiata (letteralmente) cosmica come questa?
Dunst era più espressiva nell’uomo ragno, ho detto tutto? Ah no, qui si vede nuda. Ora ho detto tutto.
Favoloso il finale. Il tepee magico. Ma quale bambino si sarebbe accontentato senza frignare di quattro legnetti senza nemmeno una coperta di Cars a coprirli? Mi vuoi scavare nella psicologia umana e non hai neanche superato l’esame di Preschoolers 101. Kiefer si suicida per non vedere un finale così stupido, mica per la paura dello schianto cosmico.
Meno male che dopo aver visto questa scemenza era ancora presto e Prime mi proponeva The Elephant Man. Che è bellissimo anche senza colore e donne nude.