Ieri sono andato avanti ancora un po'. Ho passato forse uno dei punti più fiacchi
la parte con Khan e la primissima parte dove inizi a scarrozzare in giro il tetro
ma continuo a trovarlo un buonissimo prodotto, pur con sle sue magagne (a volte salva alla cazo, a volte certe cose non funioznano, tipo la visione notturna che in metro 2033 non si attivava. Ho scoperto dopo che forse dovevo ricaricare le baterie, ma nessuno me lo ha mai detto e la torcia funzionava. Ho scoperto l'uso di quell'attrezzo solo giocando a last Light)
@teokrazia leggevo che ti lamentavi del FOV e come primo impatto anch'io mi sono trovato ingabbiato. Poi arrivavo da Alien Isolation, dove ancora ancora ti riuscivi a vedere dietro alle orecchie, quindi lo shock ("because....") è stato ancora più forte. Proseguendo però ci si abitua e sopratutto ci si accorge quanto sia funzionale all'ambientazione, al gameplay e alle sensazioni che vogliono essere veicolate.
In ambienti così ristretti il FOV ridotto racconta ansia, oppressione, è parte dello scenario. Un'ambientazione così congestionata richiede di chiudere la visuale del giocatore. Perchè anche quando ci si ritrova soli nei tunnel o all'aperto nelle paludi ci si sente deboli, attaccabili da ogni lato, costantemente costretti a scandagliare i dintorni, manco fossimo un metal detector nelle mani di un cercatore schizofrenico.
Purtroppo il rovescio della medaglia è che nelle stesse zone aperte orientarsi, sopratutto con la pressione dell'ossigento che si sta esaurendo, può non essere così csemplice. Ma ci sono aiuti che vengono incontro. Insomma, non un sistema perfetto, ma che supporta bene la già densa atmosfera. Sono abbastazna convinto che un FOV più ampio avrebbe reso il gamepay più scorrevole ma avrebbe rovinato proporzionalmente di più l'atmosfera e reso meno impattanti gli ambienti e le varie stazioni.