Ho provato recentemente le
Truthear x Crinacle Zero, cuffie in ear specificamente settate per soddisfare la risposta in frequenza alla famigerata curva Harman. Pagate 42 euro su Amazon.
Il confronto l'ho fatto con delle
Beyerdynamic SoulBird (circa 80 euro, o giù di lì, non ricordo bene), sempre in ear, e delle
Alessandro Grado Ms Pro, cuffie aperte circumaurali (789 euro su Playstereo).
L'acquisto è stato fatto per curiosità circa questa curva, volevo capire quanto i miei gusti, poco affinati, fossero in linea con quanto emerso dall' "esperimento" Harman, e devo ammettere di essere rimasto, in prima battuta, molto sorpreso da quanto le Truthear fossero vicine alle Alessandro Grado, cuffie generalmente non troppo apprezzate nel panorama audiofilo per la loro tendenza a "brillare" troppo (oltre che per una scomodità d'uso, in effetti, terribile).
La prova è stata effettuata usando come sorgente
Spotify, perchè vuoi o non vuoi è quello che uso maggiormente, con un Dac portatile
Zoorlo Ztella, e un dock amplificatore
Fiio K5.
Mi sarei aspettato dalle Truthear un suono un po' "indietro", corposo ed ovattato rispetto alle Grado, invece sono risultate, alle mie orecchie, piuttosto squillanti e in avanti, il che forse significa che le Alessandro, in effetti mai misurate da questo punto di vista, magari sono state equalizzate in maniera più adeguata, visto lo scopo.
Sui bassi effettivamente le Grado risultano meno incisive, mostrando la loro vocazione per la musica classica, e in generale manifestano un maggior livello di dettaglio e separazione degli strumenti, oltre ad una migliore scena sonora, più aperta, anche se perdono parecchio in dinamica, mi pare, visto che spesso e volentieri i vari strumenti appaiono così separati da risultare quasi "cristallizzati" sulla scena (ancora una volta forse ha inciso lo scopo precipuo delle cuffie, da studio per professionisti della musica classica).
Paradossalmente quelle che sono apparse più vicine ai miei vagheggiamenti su quale fosse questa fantomatica curva Harman sono risultate le Soul Byrd, davvero molto equilibrate in tutti i comparti, non particolarmente squillanti nè chiuse sui bassi, con una scena arretrata e meno aperta, sicuramente più da cuffia e meno da "speaker" come le altre due, ma molto piacevoli sul lungo periodo di ascolto, mentre le Truthear, a meno di lavorare a volumi molto bassi, mi sono sembrate un po' più "appuntite" sulle alte frequenze.
A conti fatti confesso di preferire personalmente le Grado, sono le uniche che mi trasmettano realmente emozioni quando ascolto un pezzo, dal brivido sulla schiena al tippettare col piede per terra, ma ammetto che obiettivamente sia le Soul Byrd che le Truthear risultino più equilibrate, con le prime addirittura più corpose e "tonde", rispetto alle Crinacle, che mi hanno colpito per la loro brillantezza, per quanto sia comunque controllata.
A livello di prezzo/prestazioni secondo me non ci sono cazzi, le Crinacle, a 42 euro, sono delle fantastiche cuffie da ascolto giornaliero, realizzate con buoni materiali (cavi intercambiabili, diversi tappini, custodia in simil pelle) e con un suono che non sfigura affatto rispetto ad entrambe le altre da me provate, anzi direi che si potrebbero definire anche, oggettivamente, migliori, al di là di alcuni dettagli (le Grado presentano comunque un livello di dettaglio da mozzare il fiato, si potrebbe fare una visita clinica all'apparato respiratorio dei cantanti) ovviamente legati al maggior costo.
Non male le Soul Byrd, costano il doppio delle Crinacle, e quindi, ad oggi, meglio orientarsi su queste, ma qualcuno potrebbe preferirle per un loro generale bilanciamento più "caldo" e "morbido".
Davvero fantastico il livello di qualità ingegneristica a cui siamo arrivati in rapporto ai prezzi (vedi anche Topping per il settore Dac e amplificazione), qualcuno dica a Nvidia di vergognarsi