<< Qualche tempo fa in un paesino del nord viveva un ragazzo
di tredici anni. Tutti lo sbeffeggiavano chiamandolo checchina.
Una sera d'inverno, dopo aver visto un film sul l'ibernazione, il ragazzo
uscì di casa e si sdraiò in mezzo alla neve. Lo trovarono così, la mattina dopo,
addormentato per sempre. Aveva lasciato un biglietto:
"Spero di svegliarmi in un mondo più gentile." >>
E' un pezzettino tratto da "Ragazzi che amano ragazzi" un libro prezioso, di Piergiorio Paterlini
(una persona pazzesca che ho conosciuto tanti anni fa e che ha illuminato alcuni angoli bui della mia vita),
che si trova anche gratuitamente su internet in formato PDF e credo che tutti dovrebbero leggere.
O almeno io l'ho regalato a tanti amici, conoscenti ed ex colleghi di lavoro.
Dopo averlo letto mi hanno ringraziato commossi. "Non potevo immaginare!", qualcuno mi ha detto.
Io direi che sarebbe ora di smetterla con il "finchè non ostentano allora va bene".
Perchè se non fate lo sforzo di passare oltre questo limite, i vostri figli un giorno o l'altro vi sentiranno dirlo in casa.
E allora per il metro di giudizio degl'adolescenti un ragazzino efebico di tredici anni,
va deriso, sbeffeggiato e magari pure picchiato perchè ostenta la sua sessualità,
che "va benissimo finchè è tra le quattro mura di casa sua".
Tanti anni fa, il giorno prima di scappare via lontano, lo dissi al mio migliore
amico "al limite se non mi vuole più vedere, sarà facile".
Al momento voleva picchiarmi "perchè me lo dici ora che te ne vai, come faccio
ora a conoscerti davvero?"
Da allora mi racconta, quando ci vediamo, che il solo uso delle parole "frocio" e
"ricchione" è stato bandito dalla sua famiglia.
Ai figli piccoli insegna che hanno uno zio che è sposato con un altro uomo e mi ha
pure detto "senti ma se uno dei miei figli dovesse essere gay, me la dai una mano vero?"
<< Sembra così ovvio eppure non lo è: come dietro ogni adulto
c'è stato un ragazzo, dietro ogni adulto omosessuale c'è stato un
ragazzo omosessuale. Col suo senso di solitudine, col casino in
testa (o forse no), con l'assenza di modelli o con modelli inadeguati,
con la sua troppa e troppo inutile sofferenza. E dietro di
lui una frotta di adulti e ragazzi eterosessuali che hanno fatto di
tutto - insultandolo o, persino peggio, relegandolo nell'irrealtà
trasparente dei fantasmi - per rendergli la vita il più difficile possibile >>
(Ragazzi che amano ragazzi)