Al di lá di una traduzione fatta bene o male, credo che come principio sia molto in linea con la "filosofia" Nintendo. Realizzare prodotti che, coerenti con l´idea di un videogioco come media per divertire, preferiscono utilizzarne tutte le potenzialitá da un punto di vista "giocoso" per l´appunto.
Sinceramente, ed é chiaramente un parere personale, preferisco cosí piuttosto che esperimenti di narrazione la maggior parte delle volte si serie B (ma sarebbe meglio dire C) che, come ho detto in altre occasioni, usano il media in maniera divergente da quello che sono i suoi linguaggi intrinseci (interattivitá).
Poi eh, sono il "primo" appassionato di avventure grafiche che, nella narrazione, costituiscono insieme agli enigmi l´essenza dell´esperienza stessa, ma credo che siano l´unico esempio di genere che sia riuscito per ora a creare una simbiosi efficace.
ps: poi ci metto anche "Shadow of the colossus", ma purtroppo é un caso isolato.
Ah, e aggiungo anche che sarei felice di vedere Nintendo alla prese con una "narrazione" (anche se, secondo me Pikmin narra, pur con una storia banale alle spalle), per vedere come potrebbe far evolvere (se ci riuscisse) il media.