alla marea di minchiate fatte da Nintendo che hanno portato a tale situazione. Tutto imho eh
A me è questo che fa sorridere.
Non che non si possa criticare, è giusto e doveroso. Pure divertente.
Ma è la mancanza di equilibrio (da una parte e dall'altra) che spesso si legge, che mi diverte.
Nintendo ha avuto i suoi alti e i suoi bassi.
Ha dettato legge sul mercato, ed ha inseguito, poi è tornata a stravendere.
Ma ora come ora arriva da un'accoppiata (DS+Wii) che penso le abbia riempito le casse per i prossimi 15 anni minimo.
Ora basta che la nuova console da casa stenti (eppure quella portatile va ancora piuttosto bene, e fra l'altro ha surclassato la rivale, molto più potente) ed ecco che si parla di "marea di minchiate" e "tale situazione", come se la tale situazione vedesse l'azienda alla canna del gas e sull'orlo della bancarotta.
Non me lo spiego...o meglio, me lo spiego, ma con la critica seria e obiettiva ci vedo poche affinità.
Non è un attacco personale eh, si fa pour parler
Credo che il problema sia voler leggere il celebre Nintendoomed a tutti i costi, io, ad esempio, non ho mai parlato di situazione precaria di Nintendo, sebbene le cose vadano meno bene di quanto si possa pensare se sono 3 anni di fila che chiudono in rosso quando prima non era mai successo in 30 anni, ma sempre e soltanto del perché secondo me la situazione di Wii U è la seguente, lo so bene da solo che i paralleli con Sega sono delle assurdità vista l'enorme differenza delle due situazioni e che Nintendo non è certo alla canna del gas, se poi altri non si informano poco ci si può fare. Permettimi però di dire che la percezione della realtà a volte dipende anche dalle fonti da cui si apprendono le notizie, se uno si fossilizza sui sitarelli più o meno faziosi che parlano solo di Nintendo come minimo si avrà una percezione della stessa quantomeno distorta e sballata, perché io che Vita è morta lo leggo da dopo il suo lancio quando smise di vendere, e non credo si tratti di complotti o di gente pagata per spargere malumore, ma come sempre di errori marchiani che stanno a monte e vengono a galla praticamente subito quando un prodotto nasce sbagliato.