E' chiaro che, ipotizzo, si sono resi conto tardi della cappellata o, se se ne sono resi conto subito, hanno sottovalutato la portata della cosa o sperato che non producesse "troppi danni". Sbagliandosi.
In balia di una generale confusione e di un generale disinteresse verso la console (che sta vendendo pochissimo e sta attitando pochissimi publisher esterni) Nintendo le sta provando un po' tutte per migliorare la situazione. Dai cartellini nelle grandi catene ai messaggi ad personam sulle bacheche Wii collegate alla rete.
In effetti non è un problema da poco: un conto è comunicare con un'utenza recettiva e consapevole, a cui basta magari una comunicazione su qualche medium del settore, un'altra far capire a persone meno esperte che la percezione del prodotto che hanno è sbagliata. E questa è una conseguenza, inevitabile, dell'aver voluto colpire quella tipologia commerciale.