Il punto è che non sono gli hardcore gamers quelli che permetteranno a WiiU di fare i grandi numeri. Wii ha creato un'utenza che prima non esisteva, ed è quella che le ha permesso di arrivare a quasi 100mln di pezzi. Sarebbe sciocco se Nintendo non puntasse ancora su quella per vendere la sua nuova console.
C'mon son.
Il successo di Wii è stato un fad. Ha sorpreso Nintendo stessa. Da un giorno all'altro, gente che mai e poi mai aveva comprato un prodotto del genere, ha deciso di averne bisogno, ha deciso che era figo, che era divertente, e che valeva la spesa.
Finito l'entusiasmo iniziale, quella gente ha preso Wii, Wii Sports, Wii Fit e Balance Board, i vari giochi Sing e Dance, e li ha messi nell'armadio o venduti su eBay.
Questo è successo già due o tre anni fa. Quell'utenza è andata perduta già due o tre anni fa. Quell'utenza non ha alcun interesse a comprare una nuova console Nintendo. Quell'utenza forse non aveva nemmeno capito il concetto di console per videogiochi. Quell'utenza forse non considerava nemmeno Wii Sports e Wii Fit dei videogiochi, e in parte aveva ragione: Wii, come il NES a suo tempo, è entrato nelle case come giocattolo, e non come videogioco. Quell'utenza, se glielo chiedi oggi, non ti saprà dare un motivo razionale per cui ha speso 100 euro per Wii Fit, e una parte di loro si vergognerà pure di ammettere di averlo comprato.
Se pensi che gli 80 milioni di Wii Sports siano anche lontanamente avvicinabili da un prodotto analogo, stai sostenendo una teoria che non ha alcun fondamento nell'economia, nella psicologia, nell'antropologia, nella sociologia e nella storia.
Mi fa sorridere che, nel 2006, Brain Training (e la pubblicità con la Kidman), Wii Sports (e le pubblicità con Panariello, le donnine e i vecchietti che si dimenavano), e Wii Fit (perculato da Vito in un episodio del suo Corso) fossero la barzelletta preferita dei "veri" videogiocatori. Adesso, quei videogiocatori che 6 anni fa si sentivano minacciati dai casualoni, salutano come un flop colossale la loro scomparsa dal mercato. Ma questo è soltanto il ritorno allo status quo ante. Quel pubblico non è stato educato a capire i videogiochi: ha comprato una console per videogiochi allo scopo di giocare dei non-videogiochi.
Nintendo ha ancora in serbo prodotti per quel pubblico, ma chiunque pensi che più del 10-15% di quel pubblico abbia ancora interesse a quel tipo di entertainment, non ha riflettuto su molte cose. Ci vogliono generazioni perché un fad si ripeta. Come è accaduto per il 3D e gli occhialini.
Quindì, ebbene sì, il target di WiiU
sono io. E io ho molti dubbi, ma tra questi non c'è quello su che cosa è WiiU, che cosa può fare, e che giochi ci girano.
E mi sembra incredibile che attribuiate al nome WiiU tutta la confusione che c'è nel pubblico. I videogiochi sono praticamente l'unica forma di tecnologia che prevede un costante upgrade delle macchine e l'uso di formati proprietari. Per la lavastoviglie e la lavatrice, un detergente vale l'altro. Per il frigo, contano le dimensioni. Qualsiasi lettore CD legge i CD. I lettori eBook e gli iDevice si salvano dalla confusione perché esistono degli store legati al dispositivo, che garantiscono la compatibilità del software con l'hardware. Ma con le console? Good luck.
Non potete dire "humanity is overrated" in ogni fottuto thread, e poi rivalutare l'umanità quando si tratta di spiegare perché everybody and his grandma non era in coda a mezzanotte per comprare un WiiU. Essù. Eddài. Un po' di coerenza.
Vi prego.
Pls.
Mi state facendo sbiellare.
Non fatemi questo.
Pls.