Ma quanti di questi "arrabbiati" sarebbe ricorso al mercato dell'import in caso di mancata distribuzione nel proprio territorio? Si ritorna al punto iniziale: si tratta di un manipolo di gente che commercialmente non conta nulla per la software house e per l'hardware manufacturer
Aspetta.
La distribuzione in America di alcuni titoli è avvenuta proprio in seguito ad arrabbiature del pubblico, e successive petizioni. Se la petizione ha funzionato, significa che gli arrabbiati non erano proprio pochi. Dunque, non puoi dire che commercialmente non contassero nulla.
Alcune pubblicazioni mi fanno fortemente dubitare che le scelte dei publisher siano veramente dettate da dati di mercato. Per esempio: sulla carta, chi se lo caga Sin & Punishment per Wii? Eppure lo abbiamo visto in Europa, dove tradizionalmente Treasure non muove certo grandi numeri.
Mio ragionamento: se hai venduto S&P in Europa, sei assolutamente FOLLE a dover aspettare una petizione per portare in America The Last Story, che è un gioco di Hironobu fuckin' Sakaguchi, cioè,
the dude who made Final Fantasy, duh. E anche Xenoblade. Ma dico, c'è Xeno nel titolo, è un JRPG per Wii. Ma veramente te lo deve chiedere la gente con la bava alla bocca, di pubblicarlo in USA? E intanto mi pubblichi Final Fantasy Kingdom Revenant Crystal Dissidia Sarcazzo 18/3 sui portatili?
Follia.
Ci sono giochi per cui puoi parlarmi di un manipolo irrilevante di persone. Il punto è che, a meno che non si tratti di giochi di treni o di dating sim con loligirl fortemente anime-style, non puoi permetterti di pensare che un gioco non venderà in un determinato territorio. È dimostrato - dai fatti, dalle testimonianze, dai fandom, dalle petizioni - che le certezze sulla falsariga di "di questo non ne vendiamo dieci copie" sono saltate da almeno un decennio. Ikaruga e Ouendan non sono casi isolati.
Diciamo piuttosto che Nintendo, negli ultimi anni soprattutto, sta ritornando ad una politica di chiusura in cui il Giappone è il territorio più importante e si becca tutta l'offerta, mentre per l'occidente si contenta di spremere Mario e Pokémon in ogni salsa, e vaffanculo a tutto il resto. Basta guardare la Virtual Console giapponese confronto a quella USA ed Euro, basta il fatto che ad ogni Nintendo Direct giapponese dobbiamo tutti chiederci se anche solo metà della roba che si vede abbia una chance di uscire dal Giappone.