Autore Topic: Wii U, nuova home console Nintendo  (Letto 1084680 volte)

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Offline Turrican3

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4875 il: 26 Set 2012, 10:24 »
Se parliamo del solo giappone, chi glielo fa fare alla sofware house di inserire una localizzazione inglese se poi non ha piani di distribuzione per l'occidente? Risparmia i soldi e investe in marketing piuttosto.

Beh, ti avevo quotato in un pezzo che parlava di un ipotetico gioco del quale fosse prevista la distribuzione in Occidente. Ergo, quella localizzazione prima o poi andrebbe comunque fatta. :)

Ciò detto, ritengo che per titoli dal potenziale appeal extranipponico (o comunque, in generale, che non si limiti alla sola region di distribuzione "ufficiale") la localizzazione anche in inglese potrebbe avere un senso... ma appunto, solo in mancanza di blocchi territoriali.

Ho scoperto che su amazon spagnolo i giochi costano mediamente di meno

Ottima dritta!
Ce ne sono anche altri peraltro (pure Rayman sta sotto i 50 pleuri), anche "solo" prendendone un paio per ammortizzare meglio i 7 euro di spese di spedizione il risparmio sarebbe considerevole rispetto ai ventilati 70 nostrani...
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Offline Simone S.

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4876 il: 26 Set 2012, 17:50 »
Lista ufficiale titoli nella finestra di lancio giapponese

505 Games

Funky Barn – Launch Window*

2K Sports

NBA 2K13 – Launch Window

Activision Publishing, Inc.

Call of Duty: Black Ops II – Nov. 18
Skylanders Giants – Nov. 18
TRANSFORMERS PRIME – Nov. 18
Wipeout 3 – Nov. 18
007™ Legends – Launch Window
Cabela’s Dangerous Hunts 2013 – Launch Window
Rapala Pro Bass Fishing – Launch Window

Broken Rules

Chasing Aurora – November

Pwnee Studios

Cloudberry Kingdom – November

D3Publisher

Rise of the Guardians: The Video Game – Launch Window
Ben 10 Omniverse – Launch Window
Family Party: 30 Great Games Obstacle Arcade – Launch Window

Disney Interactive

Disney Epic Mickey 2: The Power of Two – Nov. 18

Electronic Arts

FIFA Soccer 13 – Nov. 18
Madden NFL 13 – November
Mass Effect 3 – Launch Window

Frozenbyte

Trine 2: Director’s Cut – November

Gaijin Games

Runner2: Future Legend of Rhythm Alien – January

WayForward

Mighty Switch Force HD – November

NAMCO BANDAI Games America Inc.

TEKKEN TAG TOURNAMENT 2 Wii U Edition – Nov. 18
TANK! TANK! TANK! – November

Nintendo

New Super Mario Bros. U – Nov. 18
NINJA GAIDEN 3: Razor’s Edge – Nov. 18
Nintendo Land – Nov. 18
SiNG PARTY – Nov. 18
Game & Wario – Launch Window
LEGO City: Undercover – Launch Window
Pikmin 3 – Launch Window
Wii Fit U – Launch Window
The Wonderful 101– Launch Window

SEGA

Sonic & All-Stars Racing Transformed – Nov. 18
Aliens: Colonial Marines – Launch Window

Shin’en

Nano Assault Neo – November

Tecmo Koei America Corporation

WARRIORS OROCHI 3 Hyper – Nov. 18

THQ

Darksiders II – Nov. 18
JEOPARDY! – Launch Window
Wheel of Fortune – Launch Window

Tomorrow Corporation

Little Inferno – November

Two Tribes

Toki Tori 2 – November

Ubisoft

Assassin’s Creed III – Nov. 18
ESPN Sports Connection – Nov. 18
Just Dance 4 – Nov. 18
Rabbids Land – Nov. 18
Your Shape: Fitness Evolved 2013 – Nov. 18
ZombiU – Nov. 18
Marvel Avengers: Battle for Earth – Launch Window
Rayman Legends – Launch Window

Warner Bros. Interactive Entertainment

Scribblenauts Unlimited – Nov. 18
Game Party Champions – Nov. 18
Batman: Arkham City Armored Edition – Nov. 18

Offline UnNamed

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4877 il: 26 Set 2012, 21:31 »
Dovrebbero annunciarne altri nei prossimi mesi, tipo roba Capcom rimasta nascosta.

Offline letal32

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4878 il: 26 Set 2012, 21:47 »

Ciò detto, ritengo che per titoli dal potenziale appeal extranipponico (o comunque, in generale, che non si limiti alla sola region di distribuzione "ufficiale") la localizzazione anche in inglese potrebbe avere un senso... ma appunto, solo in mancanza di blocchi territoriali.
 

Io continuo a sostenere che l'operazione ha senso solo per chi é interessato al mercato import e non dal punto di vista delle software house che non ricavano nessunissimo vantaggio nell'inserire una localizzazione solo per servire una nicchia

Offline naked

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4879 il: 27 Set 2012, 07:34 »
Lista ufficiale titoli nella finestra di lancio giapponese
WipeOut 3 – Nov. 18
fixed

per un attimo mi ero illuso :(
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Turrican3

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4880 il: 27 Set 2012, 13:02 »
Io continuo a sostenere che l'operazione ha senso solo per chi é interessato al mercato import e non dal punto di vista delle software house che non ricavano nessunissimo vantaggio nell'inserire una localizzazione solo per servire una nicchia

Secondo me dipende dalle dimensioni della suddetta nicchia.

E a mio parere disporre di una console region free potrebbe rappresentare un incentivo non banale (a patto, ripeto, di avere per le mani un franchise che puoi vendere anche al di fuori del mercato nipponico).

Tra l'altro il mio è tutto un discorso ipotetico e basato sul caso forse peggiore, cioè quello della lingua mediamente più ostica, il giapponese. Ma in questa generazione proprio l'utenza Wii (americana) è andata su tutte le furie per il mancato - o nei casi migliori, tardivo - arrivo di titoli che erano già perfettamente localizzati in inglese, essendo regolarmente distribuiti in Europa.

Alla fine ci si è messa una pezza con l'homebrew, ma è evidente che con la console region free tutto sarebbe stato molto più semplice.
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Offline Melchio

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Offline letal32

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4882 il: 27 Set 2012, 21:40 »

Tra l'altro il mio è tutto un discorso ipotetico e basato sul caso forse peggiore, cioè quello della lingua mediamente più ostica, il giapponese. Ma in questa generazione proprio l'utenza Wii (americana) è andata su tutte le furie per il mancato - o nei casi migliori, tardivo - arrivo di titoli che erano già perfettamente localizzati in inglese, essendo regolarmente distribuiti in Europa.

Alla fine ci si è messa una pezza con l'homebrew, ma è evidente che con la console region free tutto sarebbe stato molto più semplice.

Corretto. Ma quanti di questi "arrabbiati" sarebbe ricorso al mercato dell'import in caso di mancata distribuzione nel proprio territorio? Si ritorna al punto iniziale: si tratta di un manipolo di gente che commercialmente non conta nulla per la software house e per l'hardware manufacturer

Offline Turrican3

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4883 il: 27 Set 2012, 22:30 »
Si ritorna al punto iniziale: si tratta di un manipolo di gente che commercialmente non conta nulla
Questo tendenzialmente lo condivido.

Ed è proprio il motivo per cui non mi spiego tutto questo rigore con il region locking! :)
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Offline EGO

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4884 il: 27 Set 2012, 22:31 »
Ma quanti di questi "arrabbiati" sarebbe ricorso al mercato dell'import in caso di mancata distribuzione nel proprio territorio? Si ritorna al punto iniziale: si tratta di un manipolo di gente che commercialmente non conta nulla per la software house e per l'hardware manufacturer
Aspetta.

La distribuzione in America di alcuni titoli è avvenuta proprio in seguito ad arrabbiature del pubblico, e successive petizioni. Se la petizione ha funzionato, significa che gli arrabbiati non erano proprio pochi. Dunque, non puoi dire che commercialmente non contassero nulla.

Alcune pubblicazioni mi fanno fortemente dubitare che le scelte dei publisher siano veramente dettate da dati di mercato. Per esempio: sulla carta, chi se lo caga Sin & Punishment per Wii? Eppure lo abbiamo visto in Europa, dove tradizionalmente Treasure non muove certo grandi numeri.

Mio ragionamento: se hai venduto S&P in Europa, sei assolutamente FOLLE a dover aspettare una petizione per portare in America The Last Story, che è un gioco di Hironobu fuckin' Sakaguchi, cioè, the dude who made Final Fantasy, duh. E anche Xenoblade. Ma dico, c'è Xeno nel titolo, è un JRPG per Wii. Ma veramente te lo deve chiedere la gente con la bava alla bocca, di pubblicarlo in USA? E intanto mi pubblichi Final Fantasy Kingdom Revenant Crystal Dissidia Sarcazzo 18/3 sui portatili? Follia.

Ci sono giochi per cui puoi parlarmi di un manipolo irrilevante di persone. Il punto è che, a meno che non si tratti di giochi di treni o di dating sim con loligirl fortemente anime-style, non puoi permetterti di pensare che un gioco non venderà in un determinato territorio. È dimostrato - dai fatti, dalle testimonianze, dai fandom, dalle petizioni - che le certezze sulla falsariga di "di questo non ne vendiamo dieci copie" sono saltate da almeno un decennio. Ikaruga e Ouendan non sono casi isolati.

Diciamo piuttosto che Nintendo, negli ultimi anni soprattutto, sta ritornando ad una politica di chiusura in cui il Giappone è il territorio più importante e si becca tutta l'offerta, mentre per l'occidente si contenta di spremere Mario e Pokémon in ogni salsa, e vaffanculo a tutto il resto. Basta guardare la Virtual Console giapponese confronto a quella USA ed Euro, basta il fatto che ad ogni Nintendo Direct giapponese dobbiamo tutti chiederci se anche solo metà della roba che si vede abbia una chance di uscire dal Giappone.

Offline letal32

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4885 il: 27 Set 2012, 22:43 »
Ma quanti di questi "arrabbiati" sarebbe ricorso al mercato dell'import in caso di mancata distribuzione nel proprio territorio? Si ritorna al punto iniziale: si tratta di un manipolo di gente che commercialmente non conta nulla per la software house e per l'hardware manufacturer
Aspetta.

La distribuzione in America di alcuni titoli è avvenuta proprio in seguito ad arrabbiature del pubblico, e successive petizioni. Se la petizione ha funzionato, significa che gli arrabbiati non erano proprio pochi. Dunque, non puoi dire che commercialmente non contassero nulla.

Alcune pubblicazioni mi fanno fortemente dubitare che le scelte dei publisher siano veramente dettate da dati di mercato. Per esempio: sulla carta, chi se lo caga Sin & Punishment per Wii? Eppure lo abbiamo visto in Europa, dove tradizionalmente Treasure non muove certo grandi numeri.

Mio ragionamento: se hai venduto S&P in Europa, sei assolutamente FOLLE a dover aspettare una petizione per portare in America The Last Story, che è un gioco di Hironobu fuckin' Sakaguchi, cioè, the dude who made Final Fantasy, duh. E anche Xenoblade. Ma dico, c'è Xeno nel titolo, è un JRPG per Wii. Ma veramente te lo deve chiedere la gente con la bava alla bocca, di pubblicarlo in USA? E intanto mi pubblichi Final Fantasy Kingdom Revenant Crystal Dissidia Sarcazzo 18/3 sui portatili? Follia.

Ci sono giochi per cui puoi parlarmi di un manipolo irrilevante di persone. Il punto è che, a meno che non si tratti di giochi di treni o di dating sim con loligirl fortemente anime-style, non puoi permetterti di pensare che un gioco non venderà in un determinato territorio. È dimostrato - dai fatti, dalle testimonianze, dai fandom, dalle petizioni - che le certezze sulla falsariga di "di questo non ne vendiamo dieci copie" sono saltate da almeno un decennio. Ikaruga e Ouendan non sono casi isolati.

Diciamo piuttosto che Nintendo, negli ultimi anni soprattutto, sta ritornando ad una politica di chiusura in cui il Giappone è il territorio più importante e si becca tutta l'offerta, mentre per l'occidente si contenta di spremere Mario e Pokémon in ogni salsa, e vaffanculo a tutto il resto. Basta guardare la Virtual Console giapponese confronto a quella USA ed Euro, basta il fatto che ad ogni Nintendo Direct giapponese dobbiamo tutti chiederci se anche solo metà della roba che si vede abbia una chance di uscire dal Giappone.

Il tuo ragionamento è corretto, ma io non stavo mettendo in discussione le scelte buone o cattive di un publisher nella distribuzione, ma piuttosto stavo ragionando sul fatto che il mercato dell'import debbba essere preso in considerazione dalla casa produttrice.

Tu dici che gli arrabbiati sono molti e hanno un peso. Vero. Ma quanti di questi ricorrerebbero al mercato dell'import in caso di mancata distribuzione nel proprio paese? Pochi, pochissimi.

Un publisher, che sbagli o no, commercialmente parlando, a distribuire un gioco in un continente piuttosto che in un altro, non ha motivo di doversi preoccupare di quei pochi che lo prenderebbero import inserendo magari di default una localizzazione in inglese

Offline Giobbi

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4886 il: 28 Set 2012, 08:23 »
basta il fatto che ad ogni Nintendo Direct giapponese dobbiamo tutti chiederci se anche solo metà della roba che si vede abbia una chance di uscire dal Giappone.

Ma no non la farei così tragica per ora.
Però la faccenda dei no last story e xeno in USA era molto strana, tipo un'impuntatura di Reggie e co. per non si sa bene quale motivo (lasciar spazio a Zelda? Immagine del Wii = wii sports e basta? Sakaguchi mi sta sulle palle troppo giapponese??)

Sembra più una sorta di gioco di potere interno/faida boh.

Offline Bilbo Baggins

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4887 il: 28 Set 2012, 12:16 »
Anche per me.
Onestamente, negli ultimi anni, quanti titoli volevate disperatamente e sono rimasti confinati nei loro territori di competenza?

O uno è veramente amante dei generi di nicchia giapponesi (ne esistono ancora?) oppure il territorial lockout è più un bisogno psicologico (che da un certo punto di vista capisco eh, le limitazioni rodono anche me in alcuni ambiti) che non un'esigenza davvero fondamentale.

E comunque, torniamo IT  :P
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Offline Andrea Rivuz

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4888 il: 28 Set 2012, 12:44 »
Assassin's Creed 3 esce pal?

Offline Giobbi

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Re: Wii U, nuova home console Nintendo
« Risposta #4889 il: 28 Set 2012, 12:57 »
No solo ntsc a 44.5 hz ibridato secam