Non so cosa costi a Nintendo produrre un Wii-U e relativo padellone, ma la sua politica è stata sempre quella di vendere l'hardware in attivo fin dal dayone. Per spingere i suoi sistemi, non è mai ricorsa alla vendita in perdita nell'attesa del break-even point. Ed escluso il 3DS (di cui però non conosco il costo di produzione: magari è in attivo anche venduto ai 149 attuali) è una politica che l'ha sempre ripagata. Anche nei periodi in cui la concorrenza vendeva (molto) di più (PSone e PS2 in primis) le console per Nintendo non erano mai un affare in perdita. Magari non guidava più il mercato, magari non era più la leader, ma le console portavano comunque a Kyoto utili sonanti.
Tutto questo preambolo per dire che probabilmente anche con Wii-U, Nintendo partirà con un prezzo un po' alto cercando di trarne il massimo utile economico fin dai primi tempi.
Personalmente trovo la cosa un po' rischiosa. Il flop del 3DS ha portato in rosso i conti dell'anno fiscale di riferimento, non vorrei che con Wii-U si facesse lo stesso.
Ma come ben diceva Gatsu mi pare, se non provano a venderla ad un prezzo alto al lancio, poi non possono più alzare, ma solo abbassare...
Il 3DS, dopo il price cut, è stato venduto in perdita.
Se ricordo bene, invece, avevo letto (poco tempo fa) che ora ci riguadagnano su ogni console, avranno ridotto i costi di produzione.