Topic: [Multi] Assassin's Creed 3

[Wis]

Gioppi sei stato chiarissimo e trovo il tutto molto condivisibile.
In questo senso, e per quanto riguarda la critica in generale, ho sempre trovato splendido il discorso di Ego alla fine di Ratatouille:

Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio; prosperiamo grazie alle recensioni negative, che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori!

[giopep]

beh può darsi, però ti assicuro che appena viene annunciato un ac o gta, piovono centinaia di prenotazioni, e su 100, forse 5 vengono disdette se il gioco non prende 9 di media, tutti gli altri manco leggono niente (al massimo qualche video su youtube) e comprano entusiasti

Sisi, ma questo non lo sto mica mettendo in dubbio, eh.
Però ormai Metacritic è uno strumento usato dai publisher in maniera capillare e francamente eccessiva, ben oltre quelli che potrebbero essere i suoi indubbi meriti.

Sul serio, come dice Ray, il lavoro della gente spesso dipende dalla meda voto, nel bene (bonus, promozioni, conferme sul titolo successivo) come nel male (franchise messo in mano a un altro studio, licenziamenti, chiusure, cancellazioni ecc...). Ora, non è così schematica e con un rapporto di causa-effetto infallibile, per carità, ma accade.

Ed è una cosa che pesa, indubbiamente, sulla testa degli sviluppatori, perché certo è più facile cacciare cento programmatori che un dirigente, come in qualsiasi altro settore, purtroppo.

Fra l'altro, per dire uno dei tanti sintomi, anni fa, alle GDC, non si parlava mai dei voti. Adesso, in un sacco di panel, all'inizio, nel dire "io ho fatto questo, ho lavorato su questo, ecc... ", c'è sempre il momento "e su Metacritic ho totalizzato questo". Che è una piccola cosa, eh, ma intanto...

[alexross]

Fra l'altro, per dire uno dei tanti sintomi, anni fa, alle GDC, non si parlava mai dei voti. Adesso, in un sacco di panel, all'inizio, nel dire "io ho fatto questo, ho lavorato su questo, ecc... ", c'è sempre il momento "e su Metacritic ho totalizzato questo". Che è una piccola cosa, eh, ma intanto...

beh è una soddisfazione personale... è come mettere il voto di laurea sul curriculum vitae...

[giopep]

Fra l'altro, per dire uno dei tanti sintomi, anni fa, alle GDC, non si parlava mai dei voti. Adesso, in un sacco di panel, all'inizio, nel dire "io ho fatto questo, ho lavorato su questo, ecc... ", c'è sempre il momento "e su Metacritic ho totalizzato questo". Che è una piccola cosa, eh, ma intanto...

beh è una soddisfazione personale... è come mettere il voto di laurea sul curriculum vitae...

Certamente, ma quel che volevo dire è che anche solo tre anni fa questa cosa non la vedevo, certo non così spesso. Mi sembra un (piccolo, se vuoi) ulteriore segnale di quanto Metacritic sia cresciuto d'importanza nella mente di chi sviluppa. E, purtroppo, non l'ha fatto solo per i suoi lati positivi.

[RayX]

Scusa, Ray, ma che discorso è? Si valuta il risultato finale...[cut]

Come avevo detto poco più su, mi rendo conto che si tratta di un discorso bizzarro
che io stesso faccio fatica a formalizzare.

Ho sempre la constante sensazione che si manchi di buon senso in molte recensioni dei blockbuster e
che i meccanismi dietro "l'uscita in tempo della recensione" siano vagamente perversi e non permettano
di lasciar passare il tempo necessario post-gioco affinché la critica sia "misurata".

In generale comunque il mio discorso è semplice: m'infastidisce veder "sputare" sul risultato finale del lavoro
di 3-4 anni di 5-600 persone. Soprattutto m'infastidisce quando non si danno motivazioni sensate, profonde e
ragionate.
Per me le recensioni con voti bassi dovrebbero essere lunghe ed articolate, perché per fare videogiochi ci vogliono spesso anni. Liquidare tanto lavoro in 3000 caratteri dopo 20-30 ore di gioco è semplicemente svilente.

[giopep]

Beh, ma siamo d'accordo, anche se in realtà secondo me sbagli a circoscrivere (e sbagli pure a parlare di "sputare", ma vabbuò): una recensione deve essere ragionata anche se analizza un prodotto fatto da quattro persone, e questo non significa farla per forza lunga, significa semplicemente dire tutto quel che si ritiene sia giusto dire, nel miglior modo possibile. E no, non sono dell'idea che un gioco sviluppato in 4 anni da 600 persone "meriti" più attenzione di uno sviluppato in tre mesi da una persona: meritano entrambi lo stesso genere di rispetto, che deve essere massimo.

Detto questo, perdonami, hai portato ad esempio una recensione che lo fa in quasi quindicimila caratteri. Magari scritti a caso, eh, però quantomeno ci ha provato...

(E, ripeto, non voglio finire a parlare nello specifico di quell'articolo, perché mi sembra un limitare la discussione e perché comunque non mi va di finire a fare quello che difende IGN. Fra l'altro siamo violentemente OT, se la discussione deve andare avanti, meglio farlo altrove, penso)

Edit: In tutto questo, mi sembra francamente un pochino bizzarro che l'accanimento sia solo sulle recensioni negative. Nel senso, capisco che siano quelle che ti mandano ai matti perché la gente rischia il posto, ma mi fa strano il tuo discorso, il tuo parlare solo del fatto che una recensione approfondita è necessaria per smontare un gioco. Una recensione approfondita è necessaria punto, in qualsiasi modo si parli del gioco. no?

[RayX]

Si siamo violentemente OT. In realtà il mio era un discorso generale non più rivolto alla recensione di AC3 su IGN Italia che, mi rendo conto, ti tocca da vicino.
Chiudo qui, appena ho tempo apro un thread su Theory.

[Wis]

In generale comunque il mio discorso è semplice: m'infastidisce veder "sputare" sul risultato finale del lavoro
di 3-4 anni di 5-600 persone.

Su internet le opinioni moderate sono invisibili. E' tutto bianco e nero perché il grigio si perde in un pastone indecifrabile di opinioni inutili.
In questo senso è comprensibile che su un forum io (non "io", ma capiamoci) dica "Assassin's Creed 2 fa cagare" piuttosto che "Assassin's Creed 2 è un'imponente opera stratificata in cui convivono varie arti visuali ed espressive, qui valorizzate da valori di produzioni eccezionali. Purtroppo la bulimia di intenti si perde nell'obiettivo di trovare un punto d'incontro, un focus che renda galvanizzanti e affascinanti le varie meccaniche e azioni proposte, e che in conclusione rende il prodotto un bellissimo e dignitosissimo guscio vuoto e un esempio di come non portare avanti né questa industria né lo sviluppo del videogioco".
Che tanto molti a cui è piaciuto il gioco avrebbero ritenuto ugualmente offensiva.
Ma poi, se ad un recensore il gioco proprio non è andato giù, fino a che punto è giusto che edulcori il risultato, magari restituendone un'impressione falsata?
E' un equilibrio tra rispettare il lavoro degli sviluppatori e rispettare gli utenti che compreranno il gioco.
Mi sono personalmente posto il problema perché mi è capitato di 'recensire' prodotti sviluppati da persone con cui ho avuto a che fare in varie occasioni. E' un casino, questo è certo.

[Account_191220]

Ma state parlando dell'internet dove a Nextgame (ad esempio) hanno chiesto per 9 (nove) anni il voto numerico in fondo alla rece per risparmiarsi il "lavoro" di leggersi le recensioni?
Il mondo vuole voti e commenti stringati, delle opinioni ragionate se me batte le uova.
Utenti e publisher, eh?

Le recensioni articolati sono per appassionati del medium, quelli che si sussano il Bittanti, per dire.

E cmq, dico la mia, il voto "per l'impegno" l'ho sempre odiato anche a scuola. Puoi sbatterti per eoni, ma se non centri l'obbiettivo non meriti il voto/recensione positiva. Se sei un genio e da solo in 15 minuti crei una killer-app avrai il tuo votone, che anzi, meriterebbe anche una menzione per essere stato sviluppato al risparmio.
Poi come si diceva sopra, il top sarebbe recensioni dettagliate e curate nel dettaglio da gente competente che sappia scrivere in un italiano decente (e pagata il giusto, ovviamente).
Così come ogni uomo dovrebbe avere a disposizione una Miranda Kerr almeno per una settimana nella vita. Ma le cose non sono (quasi) mai come vorremmo, no?

Postilla: se credete nella favoletta che nel mondo delle recensioni video-ludiche non ci siano pressioni e mazzette (anche solo in veste di investimenti pubblicitari o come favore/amicizia) siete degli ingenui che credono alla favoletta del "Io in tanti anni di lavoro in redazione non ho mai visto o sentito di queste cose, le nostre recensioni vengono svolte nella più completa libertà".
Può valere per siti medio/piccoli ma quando si entra nel professionismo non ci sono cazzi.
Ci sono nell'ambiente musicale underground (parlo per esperienza diretta) e non ci sono in una industria che fattura miliardi di dollari? Dai, siate seri. Poi ovvio che un addetto ai lavori non lo ammetterà MAI, ma tant'è.

[giopep]

Postilla: se credete nella favoletta che nel mondo delle recensioni video-ludiche non ci siano pressioni e mazzette (anche solo in veste di investimenti pubblicitari o come favore/amicizia) siete degli ingenui che credono alla favoletta del "Io in tanti anni di lavoro in redazione non ho mai visto o sentito di queste cose, le nostre recensioni vengono svolte nella più completa libertà".
Può valere per siti medio/piccoli ma quando si entra nel professionismo non ci sono cazzi.
Ci sono nell'ambiente musicale underground (parlo per esperienza diretta) e non ci sono in una industria che fattura miliardi di dollari? Dai, siate seri. Poi ovvio che un addetto ai lavori non lo ammetterà MAI, ma tant'è.

Che ci siano pressioni mi sembra lo ammettano tutti gli addetti ai lavori. Il problema, casomai, è trovare quello che ammette di cedere alle pressioni.

[Account_191220]

Che ci siano pressioni mi sembra lo ammettano tutti gli addetti ai lavori. Il problema, casomai, è trovare quello che ammette di cedere alle pressioni.

Sul fatto che lo ammettano tutti, onestamente, dissento.
Ho letto PER ANNI il contrario e da parte di molti.
Sulla seconda ipotesi è praticamente impossibile che accada se vogliono tenersi il lavoro nel settore.

[giopep]

Che ci siano pressioni mi sembra lo ammettano tutti gli addetti ai lavori. Il problema, casomai, è trovare quello che ammette di cedere alle pressioni.

Sul fatto che lo ammettano tutti, onestamente, ho letto PER ANNI il contrario da parte di molti. Sulla seconda ipotesi è praticamente impossibile che accada se vogliono tenersi il lavoro nel settore.

Boh, a me sembra che da qualche anno tutti ammettano candidamente che della pressione ci sia. Magari proprio il caso Gamespot ha tolto il tappo.

Il secondo caso, indubbiamente, è altra faccenda. Nel senso, qualsiasi cosa una dica, è ovvio che è "intaccata" dal fatto che mooolto difficilmente potrebbe ammettere una roba del genere, quindi di fondo diventa una questione di volersi fidare o meno del personaggio, della coerenza, eccetera.

Però, e lo so che anche quello che sto per dire è offuscato da quanto sopra, io invito sempre a non fare di ogni erba un fascio e a non dare cose per scontate, che mi sembra un atteggiamento saggio. Ne esistono, di contesti editoriali in cui la pressione viene schivata in ogni modo e se ne pagano anche le pessime conseguenze.

[Darrosquall]

beh è un discorso complesso, le pressioni ci sono anche coi rapporti sociali, questi press event che vengono organizzati, vieni immagino trattato bene, tante pacche sulle spalle, i pr fanno gli amici, etc. Cioè, non è facile per chi non è addentro da anni reggere a robe del genere. Soprattutto se sei un ragazzino di 20 anni che fai parte di "merdai" diventati famosi per i tanti clic con le redazioni semestrali.

RayX sì, apri un theory, però qualsiasi blockbuster allora è inattaccabile, ma non solo nei videogiochi, ma anche nel cinema. Perchè rompere i "coglioni" esprimendo una opinione su trasformers, chissà quanto è l'indotto.

Eh va beh, però come ha detto wis mi pare, c'è da pensare a chi compra il biglietto, le recensioni sono per il pubblico, questo non va mai perso di vista. Per i caratteri, ti sorprenderesti a conoscere il tempo di permanenza medio in una pagina web dei videogiocatori. 

[Account_191220]

Ma si si, non voglio dire che non ci siano casi assolutamente limpidi, per carità. Ma l'industria, proprio in quanto tale, è inquinata per definizione e da questo non si sfugge.
Poi il bravo recensore saprà dare un colpo al cerchio ed uno alla botte (magari facendo una buona recensione a caratteri ma abbassando il voto generale così da cercare di "accontentare" un pò tutti, cosa che un lettore attento può notare.
E comunque non sempre essere splendidi splendenti è sinonimo di una buona recensione, ahimè. La cosa migliore è leggerne il più possibile, farsi una propria idea e capire di chi fidarsi e di chi no, insomma fare della critica alla critica.

Sul fatto che sia uscito negli ultimi anni è probabile, io sono fuori dal "giro" da parecchio, e 5/6 anni fa la cosa era ancora negata con veemenza.

[Account_191220]

Eh va beh, però come ha detto wis mi pare, c'è da pensare a chi compra il biglietto, le recensioni sono per il pubblico, questo non va mai perso di vista. Per i caratteri, ti sorprenderesti a conoscere il tempo di permanenza medio in una pagina web dei videogiocatori. 

Uh? Intendi il tempo di lettura medio dedicato ad una recensione? Immagino sia il tempo necessario a fare scrolling per arrivare al commento finale, no?