Quasi 8 ore di gioco filato. Sorpresa del 2019, per me. La notizia è che Suzuki non si è rincoglionito.
Questo commento mi ha confortato.
Ancora ricordo il giorno in cui andai ad acquistare il gioco in un negozio in centro, pieno di aspettative che sono state poi ripagate da una delle più intense esperienze videoludiche della mia vita.
Ora le recensioni di molti siti specializzati stanno massacrando il terzo capitolo.
Non sono entrato molto nel dettaglio, ma la maggior parte di esse stronca il gioco sul lato tecnico definendolo vecchio e legnoso.
Secondo me Shenmue è una saga che andrebbe valutata nel suo insieme, in quanto il risultato finale, almeno nei due capitoli precedenti, era sempre superiore alla somma delle singole parti.
Anche all'epoca i difetti di gameplay di Shenmue erano noti.
Controlli non proprio ottimali, "finto" openworld, limiti su cosa si potesse o non si potesse fare a seconda dell'avanzamento nel gioco, sistema di combattimento eccessivamente tecnico etc.
Però in qualche modo il gioco mi spingeva ad andare avanti nella storia senza fretta.
Ancora mi ricordo la pioggia che cadeva sui tetti delle casette di legno del quartiere dove viveva Ryo, il gattino da accudire, la musichetta nel negozio di alimentari, i lampioni che si accendevano la sera ricordandomi che era quasi ora di rincasare e tanti altri piccoli dettagli che contribuivano a rendere unica l'esperienza di gioco.
Per quanto mi riguarda sono sicuro che per chi ha amato la saga le recensioni negative non faranno differenza, tuttavia temo che scoraggeranno molti possibili nuovi giocatori ad acquistare il titolo rendendo così più difficile il finanziamento del seguito del viaggio di Ryo.
Ma ora bando ai pessimismi, dopo quasi venti anni è finalmente arrivata l'ora di immergersi di nuovo nella Cina degli anni 80.