Left4Dead = Gioco di Epilessia.
Amico, fulgenzio, Toki. Ma mi riferisco soprattutto all'Amico, che so essere un amante del genere zombico, come me.
Premessa: io la pensavo
esattamente come te su L4D prima di giocarci; poi quest'estate ho visto un'offerta su Steam e li ho presi entrambi, tanto per. Li ho iniziati, dandogli un occhio in single-player, e continuavo a pensarla tutto sommato nello stesso modo: belle ambientazioni ma troppo frenetico per un gioco di zombi. L'ho tenuto da parte per un po'. Poi un giorno mi sono ricordato che un mio amico lo aveva comprato parecchio tempo fa e gli ho proposto di rigiocarlo in Co-op.
Ho visto la luce.
C'è qualcosa di straordinario e unico in L4D. E' vero, di un film di zombi non c'è quella angoscia straziante che ti fa esitare a ogni passo; quella, se vuoi, la trovi nei primi Resident Evil. In L4D c'è qualcos'altro: quel senso di compartecipazione emotiva, d'intesa, di fiducia, di collaborazione per la sopravvivenza, che sono la quintessenza del genere non-morto. Mai nessun gioco ha saputo (anzi, tentato di) ricreare quella relazione unica che si instaura tra i sopravvissuti a una pandemia zombica. So che capisci di cosa sto parlando.
Conclusione: il counter Steam ora mi segna 120 ore di gioco solo con L4D2; e solo ora ho iniziato a scalfire la modalità Versus, che è l'altra metà del gioco. Se voi lo aveste vi porterei tutti e tre (te, fulgenzio e Toki) a fare un giretto in quel di "No Mercy", una delle mappe del gioco. Sono sicuro che vi ricredereste.