Zel, me lo spieghi Twitter?
Io mi iscrivo, poi?
In attesa di Zel introduco qualche concetto:
inizia a guardare le charts delle parole più twittate, è il metodo migliore per capire la filosofia di Twitter perche da lì capisci come viene indicizzato tutto.
Esempio banale: scoppia una bomba e le persone iniziano a twittarlo, viene indicizzato e bomba scala la classifica. Avendo "solo" 140 caratteri a disposizione (croce e delizia di Twitter, nonchè fondamenta della filosofia di base) trovi diverse scorciatoie, ad esempio @ seguito dal nome è un twit citazione, ovvero alla persona seguita dalla chiocciola arriva la notitica di citazione.
Il cancelletto invece (#) viene chiamato hashtag e rappresenta "una discussione". Ad esempio "nuovi macbook in casa #apple" rende #apple una discussione che, una volta cliccata, lancia una ricerca interna sull'argomento Apple. Gli url accorciati immagino li conosci già, e pensnado ai 140 caratteri sai implicitamente perche è nata quell'esigenza
Il loro più grande merito è l'aver creato delle API banalissime quanto implementabilissime da chiunque, questo si traduce nella possibilità di aggiornare il proprio stato in miliore di modi diversi, da sms a client, genialata che viene sempre più imitata da Facebook.
Anche la semplicità su cui si fonda lo rende straordinario, perche l'assenza di immagini (nativamente non sono supportate), il limite sulla lunghezza e la semplicità dell'interfaccia fanno si che il
tuo flusso sia leggibilissimo con poche occhiate.
L'esempio di Pedro è calzante.