A me twitter non convince. Ed è un dispiacere. Magari l'avrò snobbato subito o usato poco, boh. ma comunque.
Ho sempre l'impressione che qualcosa "vada perso", soprattutto considerando il flusso di informazioni condivise continuamente da coloro che si seguono. Per fare ogni minima cosa c'è bisogno di "essere rimandati" ad altro. Foto - twitphoto, posto più lungo - twitlonger, articolo/nota - sito esterno.
Mi sembra più la naturale evoluzione di un mondo pager/teledrin centrico, e quindi adatto ad un mercato come quello americano, che al resto del mondo.
L'idea degli hashtags, in alcuni casi mi fa sentire un fortissimo imbarazzo. Soprattutto quando leggo degli hashtags da divette o da bimbominkia (si, sono consapevole che l'uso potenziale sarebbe ottimo, tipo tutte le news del calciomercato a portata di click cercando #calciomercato, ma ricordiamoci che i socialnetwork hanno come "conduttore" della propria evoluzione gli utenti, de facto: se il 90% userà gli hashtags a cazzo di cane diventerà in futuro una cos ache si adatterà ai cazzi del cane. Così come avvenuto per le pagine pubbliche facebook, che ora contano le "pagine comunità).
L'impossibilità di seguire un "thread". Tizio risponde a caio. Io seguo tizio, non saprò mai caio che ha detto. A meno che non mi vada a leggere tutta la pagina twitter di caio. Però se caio ha il profilo privato, o è un twitter malato che risponde ogni 30 secondi, non lo saprò mai.
Non si riesce a capire (a meno che non si usino gli hashtags) di che cazzo si stia parlando.
L'esperienza mi sembra sempre piuttosto striminzita e meno "completa" di quanto facebook possa offrire. E' chiaro che, essendo una piattaforma nata per una fruizione da sms, non ci si potrebbe aspettare altro.
Tuttavia in un sistema di "alternative" continuo a pensare che il social network blu offra un servizio più completo ed "evoluto".
e non voglio parlare degli utenti (che preferiscono twitter a facebook) perchè "TWITTER E' MEGLIO!" in genere:
a) sono l'evoluzione del myspace diva, ovvero quella folta schiera di persone che sdoppia identità fisica e virtuale per cercare un posto inc ui sentirsi figo.
b) è alla costante ricerca di un modo per essere "brillante". E magari cerca di comportarsi come se avesse 1.000.000 di followers, quando magari sono una 20ina che manco se lo cagano.
c) l'idea di elemosinare attenzione di artisti, cantanti, ed altri famosi - ed accade di continuo - mi imbarazza.
(ora mi sono annoiato di scrivere, ma ne avrei per ore..)